Che percorso fa il cibo quando vomitiamo?

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Il cibo ingerito passa nellesofago, un tubo che lo trasporta verso lo stomaco. Lesofago spinge il cibo con contrazioni ritmiche, chiamate peristalsi, che spingono il cibo verso il basso anche in posizione capovolta.

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Il Viaggio “Inverso”: Cosa Succede Quando Vomitiamo

Tutti abbiamo sperimentato, chi più chi meno, la spiacevole sensazione di dover vomitare. Ma cosa accade esattamente all’interno del nostro corpo quando il cibo che abbiamo ingerito decide di intraprendere un viaggio in senso opposto? Il percorso è, per certi versi, l’esatto contrario di quello che compie durante la digestione, ma con alcune significative differenze.

Normalmente, il cibo inizia il suo percorso discendendo nell’esofago, un tubo muscolare che collega la bocca allo stomaco. Questo condotto non è un semplice scivolo: l’esofago è in grado di spingere attivamente il cibo verso il basso grazie a contrazioni muscolari coordinate chiamate peristalsi. Immaginate onde che si propagano lungo il tubo, stringendo e rilasciando ritmicamente per “massaggiare” il cibo verso la sua destinazione finale, lo stomaco. Questa peristalsi è così efficiente che riusciamo a inghiottire anche a testa in giù, sfidando la gravità.

Tuttavia, quando si vomita, questo processo si inverte drasticamente. Il vomito non è semplicemente una fuoriuscita passiva; è un’azione complessa e coordinata orchestrata dal nostro organismo per espellere contenuti gastrici indesiderati. A cosa è dovuto questo “dietrofront”?

Diversi fattori possono innescare il vomito: infezioni, intossicazioni alimentari, disturbi neurologici, forti emozioni, cinetosi (mal d’auto, mal di mare) e, in alcuni casi, persino la gravidanza. Indipendentemente dalla causa, il meccanismo è simile.

Il segnale di allarme, che proviene spesso dal cervello (in particolare dal centro del vomito situato nel bulbo), scatena una serie di eventi:

  • Rilassamento del Cardias: Il cardias, lo sfintere muscolare che si trova tra l’esofago e lo stomaco, normalmente impedisce al cibo di risalire. Durante il vomito, questo sfintere si rilassa, aprendo la strada al contenuto gastrico.

  • Contrazione Diaframmatica e Addominale: Il diaframma, il muscolo principale della respirazione, si contrae bruscamente insieme ai muscoli addominali. Questa contrazione aumenta la pressione all’interno dell’addome e dello stomaco, “spremendo” il contenuto gastrico verso l’alto.

  • Peristalsi Inversa: Mentre normalmente l’esofago spinge il cibo verso lo stomaco, durante il vomito possono verificarsi onde peristaltiche “retrograde”, che facilitano il movimento del contenuto gastrico verso la bocca.

  • Protezione delle Vie Aeree: Prima dell’espulsione del vomito, la laringe (dove si trovano le corde vocali) si chiude per proteggere le vie aeree dai liquidi acidi e irritanti. Questo meccanismo di difesa non è sempre infallibile, e in alcuni casi il vomito può essere inalato, causando gravi complicazioni.

Infine, il contenuto gastrico, che può includere cibo parzialmente digerito, succhi gastrici e bile (se il vomito è particolarmente prolungato), viene espulso violentemente attraverso l’esofago e la bocca.

È importante sottolineare che vomitare è un meccanismo di difesa. Il corpo cerca di liberarsi di sostanze nocive o irritanti. Tuttavia, il vomito ripetuto e prolungato può avere conseguenze negative, come la disidratazione, lo squilibrio elettrolitico e l’irritazione dell’esofago e della gola a causa dell’acidità dei succhi gastrici.

In conclusione, il vomito è un processo complesso che inverte il normale percorso del cibo, coinvolgendo una serie di azioni coordinate da parte del corpo per espellere contenuti indesiderati. Comprendere questo meccanismo può aiutarci a riconoscere i sintomi, adottare misure di prevenzione e cercare assistenza medica quando necessario.