Chi soffre di reflusso gastrico può mangiare le arance?

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Le arance, come altri agrumi, sono sconsigliate a chi soffre di reflusso gastroesofageo. Una dieta indicata privilegia verdura, legumi, frutta non acida, olio extravergine doliva e pane integrale, evitando cibi grassi, cioccolato, tè e bevande gassate.

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Arance e reflusso: un’accoppiata sconsigliata.

Il reflusso gastroesofageo, quel fastidioso bruciore di stomaco che può irradiarsi fino alla gola, condiziona la vita di molte persone, costringendole a rivedere le proprie abitudini alimentari. Tra gli alimenti spesso messi sotto accusa troviamo le arance, e più in generale gli agrumi. Ma perché?

Le arance, pur essendo un concentrato di vitamina C e antiossidanti, presentano un elevato grado di acidità. Questa acidità può irritare ulteriormente la mucosa esofagea già compromessa in chi soffre di reflusso, esacerbando i sintomi e provocando bruciore, rigurgito acido e dolore. L’acido citrico contenuto nelle arance, in particolare, stimola la produzione di acido gastrico, aggravando il problema alla radice. Per questo motivo, sebbene siano un frutto salutare sotto molti aspetti, le arance sono generalmente sconsigliate a chi soffre di reflusso gastroesofageo.

Non solo le arance, ma anche altri agrumi come limoni, pompelmi e mandarini, andrebbero consumati con moderazione o addirittura evitati, a seconda della gravità del reflusso e della sensibilità individuale. Ascoltare il proprio corpo è fondamentale: se dopo aver mangiato un’arancia si avvertono sintomi di reflusso, è consigliabile eliminarla dalla dieta o quantomeno ridurne drasticamente il consumo.

Cosa mangiare, allora, se si soffre di reflusso? Fortunatamente, esistono numerose alternative salutari e gustose. Una dieta indicata per il reflusso gastroesofageo privilegia alimenti alcalinizzanti e facilmente digeribili, come verdura, legumi, frutta non acida (mele, banane, pere), olio extravergine di oliva e pane integrale. Questi alimenti aiutano a neutralizzare l’acidità gastrica e a proteggere la mucosa esofagea.

Al contrario, andrebbero evitati cibi grassi e fritti, che rallentano la digestione e favoriscono il reflusso, così come il cioccolato, il tè, il caffè e le bevande gassate, che possono irritare l’esofago. Anche l’alcol è sconsigliato, in quanto rilassa lo sfintere esofageo inferiore, facilitando la risalita dei succhi gastrici.

In conclusione, sebbene le arance siano un frutto ricco di nutrienti, la loro acidità le rende inadatte a chi soffre di reflusso gastroesofageo. Adottare una dieta equilibrata, ricca di alimenti alcalini e povera di grassi e irritanti, è il primo passo per gestire il reflusso e migliorare la qualità della vita. In caso di dubbi o sintomi persistenti, è sempre consigliabile consultare un medico o un dietologo per un piano alimentare personalizzato.