Quante ore di formazione per il preposto?

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La formazione obbligatoria per i preposti, secondo il D.Lgs. 81/08 e lAccordo Stato-Regioni del 21/12/2011, dura otto ore ed è valida per cinque anni. Il programma formativo specifico è definito dalla normativa.

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Otto Ore per la Sicurezza: La Formazione Obbligatoria del Preposto e le Sue Sfaccettature

Il ruolo del preposto nella sicurezza sul lavoro è cruciale. Non un semplice supervisore, ma una figura cardine nel sistema di prevenzione aziendale, il preposto necessita di una formazione specifica ed adeguata per affrontare le proprie responsabilità con competenza ed efficacia. La normativa, nello specifico il D.Lgs. 81/08 e l’Accordo Stato-Regioni del 21/12/2011, stabilisce in otto ore la durata minima del corso obbligatorio, un investimento di tempo che, seppur apparentemente contenuto, rappresenta un pilastro fondamentale per la salvaguardia della salute e della sicurezza dei lavoratori.

Ma otto ore sono sufficienti? La risposta, come spesso accade, non è semplice e richiede un’analisi più approfondita. Mentre la legge definisce la durata minima, non si limita a stabilire un semplice numero di ore, ma indica un programma formativo che deve coprire specifiche aree. Questo programma, lungi dall’essere una semplice elencazione di norme, necessita di un approccio pratico e coinvolgente, che permetta al preposto di interiorizzare i concetti e di applicare le conoscenze acquisite nella realtà aziendale.

La formazione non deve limitarsi a una sterile recita di articoli di legge, ma deve focalizzarsi su casi studio, simulazioni e attività pratiche che mettano il preposto nelle condizioni di gestire situazioni di rischio reali. L’obiettivo non è solo la conoscenza teorica, ma la capacità di identificare i pericoli, valutare i rischi e adottare le misure di prevenzione e protezione adeguate. L’efficacia della formazione si misura sulla capacità del preposto di intervenire tempestivamente ed efficacemente in caso di incidente o quasi incidente, promuovendo una cultura della sicurezza all’interno del proprio gruppo di lavoro.

Inoltre, la validità quinquennale della formazione obbliga le aziende a pianificare costantemente aggiornamenti e corsi di formazione integrativi. Il panorama normativo in materia di sicurezza sul lavoro è in continua evoluzione, e ciò impone una costante attività di aggiornamento per mantenere le competenze del preposto sempre al passo con i tempi. Un preposto adeguatamente formato è un investimento per l’azienda, non solo in termini di sicurezza, ma anche di produttività ed efficienza.

In conclusione, le otto ore di formazione obbligatoria per il preposto, pur rappresentando un minimo indispensabile, non devono essere considerate un punto di arrivo, ma un punto di partenza. La continua formazione e l’aggiornamento professionale sono elementi cruciali per garantire un ambiente di lavoro sicuro ed efficiente, tutelando la salute e la sicurezza dei lavoratori e contribuendo al successo dell’impresa. L’investimento in formazione, in questo caso, non è un costo, ma un investimento strategico nel capitale umano e nella sostenibilità aziendale.