Quanto conta il punteggio del diploma?

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Il Decreto legislativo n. 124 ha eliminato il voto di diploma come criterio di accesso ai concorsi pubblici. Pertanto, il punteggio del diploma non influisce più sullammissione alle prove né sulla determinazione del superamento del concorso, che si basa esclusivamente sul punteggio ottenuto nelle prove selettive.

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Il punteggio del diploma: una reliquia del passato nella selezione dei concorsi pubblici

Con l’entrata in vigore del Decreto Legislativo n. 124, il voto di diploma ha cessato di essere un fattore determinante nell’accesso ai concorsi pubblici. Questa modifica significativa rappresenta un passo avanti verso un sistema di selezione più equo e meritocratico.

In precedenza, il punteggio del diploma veniva utilizzato come criterio preliminare per l’ammissione alle prove selettive. I candidati con voti più alti avevano maggiori possibilità di essere ammessi, anche se le loro competenze e capacità effettive potrebbero non essere state adeguate per il ruolo. Inoltre, il voto di diploma influenzava anche la determinazione del superamento del concorso, poiché i candidati con diplomi più alti avevano un punteggio di partenza più elevato.

Il nuovo sistema elimina queste discrepanze. Il punteggio del diploma non viene più utilizzato né per l’ammissione alle prove né per la valutazione dei risultati. L’unica base per la selezione dei vincitori è il punteggio ottenuto nelle prove selettive. Questa modifica garantisce che i candidati più meritevoli e qualificati abbiano le migliori possibilità di successo, indipendentemente dal loro passato scolastico.

Oltre alla maggiore equità, l’abolizione del punteggio del diploma porta anche altri vantaggi. Riduce la necessità di “correre” per un diploma con il voto più alto, consentendo ai candidati di concentrarsi maggiormente sullo sviluppo delle competenze e delle abilità effettive richieste per il ruolo. Inoltre, promuove la parità di opportunità per i candidati provenienti da contesti diversi, che potrebbero aver avuto meno risorse o supporto durante il loro percorso scolastico.

Nel complesso, l’eliminazione del punteggio del diploma come criterio di accesso ai concorsi pubblici è un passo positivo verso un sistema di selezione più giusto, meritocratico e inclusivo. Garantisce che i candidati più qualificati abbiano le migliori possibilità di successo, indipendentemente dal loro passato scolastico.