Quanti soldi ci vogliono per prendere in gestione un bar?

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Laffitto di gestione di un bar è molto variabile. Importi mensili possono oscillare tra poche migliaia di euro per locali piccoli a decine di migliaia per attività più grandi e strutturate, in base a fatturato, attrezzature e arredi.
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Il costo nascosto del “bar dei sogni”: quanto costa davvero gestire un locale?

Aprire un bar, un locale che respira vita e convivialità, è un sogno che affascina molti. L’immagine di un ambiente accogliente, di sorrisi soddisfatti e del tintinnio dei bicchieri crea un’atmosfera seducente. Ma dietro la facciata affascinante, si nasconde un’ingente spesa, spesso sottovalutata. Non basta un’idea brillante: occorrono numeri, analisi accurate e una profonda comprensione del costo reale della gestione di un bar.

Il fattore più determinante, e spesso sottovalutato, è l’affitto. Non esiste un prezzo fisso. Le cifre oscillano drammaticamente in base a diversi elementi. Spazi piccoli, magari in zone periferiche, possono comportare importi mensili di poche migliaia di euro, rendendoli accessibili a un pubblico più ristretto. Al contrario, locali più grandi, in zone centrali o con caratteristiche peculiari (ad esempio, un’ampia terrazza), richiedono decine di migliaia di euro di canone mensile. Questo non dipende solo dalle dimensioni fisiche, ma anche dal fatturato previsto, dalle attrezzature che saranno necessarie (e di conseguenza, dal volume di investimento iniziale), e dall’arredo che si intende realizzare. Le aree con maggiore affluenza naturale, o quelle che vantano una presenza significativa di turisti, sono generalmente correlate a costi più elevati.

Oltre all’affitto, è fondamentale considerare gli altri costi operativi. Le spese per l’approvvigionamento di bevande, cibo (se il bar offre anche questo servizio), prodotti di pulizia e gestione delle utenze (acqua, luce, gas) rappresentano un onere sostanziale e variano in base alla dimensione dell’attività e al livello di consumo. Un bar piccolo, magari focalizzato su caffè e bevande semplici, avrà spese inferiori rispetto a un locale che offre un menù completo e un servizio di ristorazione più complesso. Anche il personale, dal barista al cameriere, contribuisce in modo significativo al budget mensile, incrementando i costi in base alla complessità del servizio offerto.

Quindi, come si può quantificare questo “costo nascosto”?

La risposta non è semplice. Non esiste una formula magica per calcolare l’investimento totale necessario. Il calcolo preciso dipende da diversi fattori, tra cui:

  • Posizione geografica: un locale in zona centrale comporta spese maggiori per l’affitto.
  • Tipologia di bar: un bar con una cucina più complessa implica costi di gestione più elevati.
  • Target di clientela: una clientela più esigente potrebbe necessitare di un’offerta e di un servizio più sofisticati, con conseguente aumento delle spese.
  • Aspettative di guadagno: un bar che mira ad un fatturato elevato richiederà una struttura e un’organizzazione proporzionatamente più complessa.

In definitiva, la pianificazione di un bar richiede un’approfondita analisi dei costi, non solo per l’investimento iniziale, ma anche per il mantenimento e la gestione a lungo termine. Un’attenta valutazione delle potenziali entrate, delle spese previste e una stima realistica degli investimenti sono essenziali per comprendere a pieno i rischi e le opportunità, trasformando il sogno in una realtà sostenibile. Non si tratta solo di investire denaro, ma di investire in una visione, in un progetto concreto e in un futuro affollato di sorrisi.