Quanto è una pensione medio alta?

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Le pensioni italiane mostrano una significativa disparità di genere: gli uomini percepiscono mediamente 2.057 euro al mese, il 35% in più rispetto ai 1.524 euro delle donne. Questa differenza evidenzia una criticità nel sistema pensionistico.
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La pensione, un premio differenziato: il divario di genere in Italia

Nel panorama italiano, la pensione rappresenta il frutto di un lungo percorso lavorativo, ma la sua entità si rivela spesso un premio differenziato, con un divario significativo tra uomini e donne.

Secondo dati recenti, la pensione media degli uomini raggiunge i 2.057 euro al mese, mentre quella delle donne si attesta a 1.524 euro, con una differenza del 35%. Questo dato, allarmante, mette in luce una criticità strutturale del sistema pensionistico italiano, dove l’apporto femminile sembra essere valutato in modo nettamente inferiore rispetto a quello maschile.

Ma quali sono le ragioni di questo divario?

Diverse sono le cause alla base di questa disparità di genere. Da un lato, la durata della carriera lavorativa: le donne, spesso costrette a interrompere o a ridurre il proprio lavoro per gestire la famiglia, accumulano meno contributi previdenziali rispetto agli uomini, con una conseguente pensione inferiore.

Dall’altro, la disparità salariale: le donne, in media, percepiscono uno stipendio inferiore rispetto agli uomini, anche svolgendo lo stesso lavoro. Questo impatta direttamente sul calcolo della pensione, che si basa sul reddito percepito durante la vita lavorativa.

Questo gap, oltre a rappresentare una grave iniquità sociale, ha importanti ripercussioni sulla qualità di vita delle donne in età pensionistica. L’accesso a un reddito pensionistico insufficiente le rende più vulnerabili alla povertà, con conseguenze negative sulla salute e sul benessere.

Come affrontare il problema?

Per colmare il divario di genere nelle pensioni, è necessario agire su più fronti:

  • Promuovere la parità di genere nel mondo del lavoro: politiche attive per favorire l’occupazione femminile, il lavoro part-time flessibile e il congedo parentale condiviso, con il fine di permettere alle donne di costruire una carriera lavorativa continuativa e contribuire in modo equo al sistema pensionistico.
  • Combatte la disparità salariale: introdurre misure concrete per eliminare le discriminazioni salariali tra uomini e donne, garantendo pari retribuzione per pari lavoro.
  • Riformare il sistema pensionistico: introdurre meccanismi che tengano conto del contributo effettivo delle donne al sistema, come la valorizzazione dei periodi di lavoro discontinuo e la possibilità di accedere a pensioni di vecchiaia basate sulla durata effettiva del lavoro svolto, indipendentemente dal genere.

La strada per un sistema pensionistico equo e sostenibile passa dalla piena valorizzazione del contributo femminile al lavoro e alla società. Solo con una profonda riflessione e con azioni concrete possiamo garantire un futuro più dignitoso e indipendente alle donne in età pensionistica.