Chi sono i proprietari del Parmigiano Reggiano?

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Lactalis, dopo aver acquisito Parmalat, controlla un terzo del mercato lattiero-caseario italiano. Nonostante la guerra in Ucraina, mantiene attività in Russia e nel 2022 ha ampliato il suo portafoglio con lacquisto di Ambrosi, produttore di Grana Padano e Parmigiano Reggiano.

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Il Gigante Lactalis e il Reggiano: Un’Ombra Sul Consorzio?

Lactalis, colosso francese del lattiero-caseario, incombe sul panorama produttivo italiano, e la questione della proprietà del Parmigiano Reggiano si fa sempre più complessa. L’acquisizione di Parmalat, avvenuta ormai anni fa, ha segnato un punto di svolta, consegnando al gruppo una fetta significativa del mercato nazionale, stimata intorno ad un terzo. Questo peso economico, tuttavia, non si limita alla semplice distribuzione di prodotti lattiero-caseari. La recente acquisizione di Ambrosi, azienda produttrice di Grana Padano e, significativamente, di Parmigiano Reggiano, ha acceso un faro sulle implicazioni di questa crescente influenza.

La presenza di Lactalis nel settore del Parmigiano Reggiano, pur indiretta, genera interrogativi sulla preservazione del Consorzio e della sua rigorosa filiera produttiva. Il Consorzio del Parmigiano-Reggiano, infatti, è garante della tracciabilità, della qualità e della tutela del marchio DOP, un patrimonio agroalimentare di inestimabile valore. La sua forza risiede nella stretta rete di caseifici aderenti, che seguono un disciplinare di produzione severissimo. L’ingresso di un gigante industriale come Lactalis, con la sua struttura e i suoi obiettivi di mercato potenzialmente diversi da quelli di una piccola realtà casearia, potrebbe innescare dinamiche di mercato capaci di destabilizzare questo delicato equilibrio.

La guerra in Ucraina, poi, aggiunge un ulteriore livello di complessità. Mantenendo le sue attività in Russia, Lactalis dimostra una capacità di adattamento e una resilienza aziendale notevoli. Questa scelta, però, solleva questioni etiche che si riflettono anche sul suo operato in Italia. Il rischio è che la priorità di massimizzare i profitti a livello globale possa entrare in conflitto con la preservazione delle tradizioni e delle peculiarità del Parmigiano Reggiano, un prodotto che incarna l’eccellenza agroalimentare italiana e la sua stretta connessione con il territorio.

Non si tratta di demonizzare Lactalis, ma di analizzare attentamente l’impatto della sua presenza sempre più rilevante sul settore. È necessario un attento monitoraggio delle dinamiche di mercato, una vigilanza costante da parte del Consorzio e un dibattito pubblico aperto per garantire che l’influenza di grandi gruppi industriali non comprometta l’autenticità e la qualità di un prodotto tanto prezioso quanto simbolico per l’Italia. La sfida sta nel conciliare la crescita economica con la salvaguardia di un patrimonio culturale e produttivo insostituibile. La domanda, dunque, rimane aperta: come tutelare il Parmigiano Reggiano dall’ombra del gigante Lactalis, preservando la sua identità e la sua eccellenza?