Come fanno a fare la mozzarella senza lattosio?

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La mozzarella senza lattosio utilizza latte preventivamente trattato con lattasi. Questo enzima scinde il lattosio, rendendo il prodotto adatto a chi ha intolleranza. Il processo di caseificazione rimane sostanzialmente invariato, garantendo una consistenza simile alla mozzarella tradizionale.

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Mozzarella senza lattosio: un’alternativa gustosa e digeribile per tutti

La mozzarella, icona della gastronomia italiana, è amata per la sua freschezza, la sua consistenza filante e il suo sapore delicato. Tuttavia, per chi soffre di intolleranza al lattosio, questo piacere può trasformarsi in un problema. Fortunatamente, l’innovazione tecnologica ha permesso di sviluppare una soluzione: la mozzarella senza lattosio. Ma come si ottiene un prodotto con le stesse caratteristiche organolettiche della mozzarella tradizionale, privo però di lattosio?

Il segreto risiede in un enzima naturale chiamato lattasi. Questo enzima, presente anche nel nostro organismo, è responsabile della scissione del lattosio, lo zucchero contenuto nel latte, in due zuccheri più semplici: glucosio e galattosio. La mozzarella senza lattosio viene prodotta utilizzando latte vaccino (o di bufala, a seconda della tipologia di mozzarella desiderata) preventivamente trattato con lattasi.

Il processo è semplice ma efficace:

  1. Aggiunta di lattasi: L’enzima lattasi viene aggiunto al latte prima che inizi il processo di caseificazione.
  2. Idrolisi del lattosio: La lattasi agisce sul lattosio presente nel latte, scindendolo in glucosio e galattosio. Questo processo può richiedere un certo periodo di tempo, variabile in base alla quantità di lattosio da eliminare e alla concentrazione di lattasi utilizzata.
  3. Caseificazione tradizionale: Una volta che il lattosio è stato adeguatamente scisso, il processo di caseificazione prosegue come per la mozzarella tradizionale. Si aggiunge il caglio per far coagulare il latte, formando la cagliata.
  4. Filatura e formatura: La cagliata viene poi tagliata, riscaldata e filata, dando alla mozzarella la sua caratteristica consistenza. Infine, viene formata nelle tipiche forme sferiche o a treccia.

Cosa cambia (e cosa non cambia):

La presenza di glucosio e galattosio, derivanti dalla scissione del lattosio, può conferire alla mozzarella senza lattosio un sapore leggermente più dolce rispetto alla mozzarella tradizionale. Tuttavia, questa differenza è spesso impercettibile, soprattutto per chi è abituato a consumare prodotti senza lattosio.

La buona notizia è che, a parte la variazione nel contenuto di lattosio, il processo di caseificazione rimane sostanzialmente invariato. Questo significa che la mozzarella senza lattosio mantiene la stessa consistenza, lo stesso aspetto e lo stesso profilo nutrizionale della mozzarella tradizionale.

Benefici per chi è intollerante al lattosio:

La mozzarella senza lattosio rappresenta una svolta per chi soffre di intolleranza al lattosio. Permette di gustare un alimento tanto amato senza incorrere in fastidiosi sintomi come gonfiore addominale, crampi, diarrea e nausea.

Un mercato in crescita:

La domanda di prodotti senza lattosio è in costante aumento, e la mozzarella senza lattosio rappresenta un’alternativa sempre più popolare e diffusa. La sua disponibilità nei supermercati e nei negozi specializzati è in continua crescita, offrendo ai consumatori una vasta scelta di marche e formati.

In conclusione, la mozzarella senza lattosio è una valida opzione per tutti coloro che, a causa dell’intolleranza al lattosio, desiderano godersi il gusto autentico della mozzarella senza rinunciare al benessere. Grazie all’azione dell’enzima lattasi, è possibile ottenere un prodotto gustoso, digeribile e perfettamente in linea con le esigenze di un’alimentazione moderna e consapevole.