Come si chiama il cachi duro?

Il cacomela: il cachi che si mangia croccante

Spesso associamo il cachi ad un frutto morbido, quasi gelatinoso, dalla polpa dolce e zuccherina. Ma esiste una varietà che sovverte questa immagine, regalandoci un’esperienza gustativa completamente diversa: il cacomela, noto anche come kaki mela o cachi duro.

A differenza delle varietà più comuni, il cacomela si distingue per la sua consistenza soda e croccante, simile a quella di una mela, da cui deriva appunto il nome. Questa peculiarità è dovuta alla scarsa presenza di tannini, le sostanze responsabili dell’astringenza, quella sensazione di “bocca asciutta” che alcuni frutti, come appunto certi tipi di cachi, possono provocare. Grazie a questa ridotta concentrazione di tannini, il cacomela può essere consumato anche quando la polpa è ancora soda, offrendo un’alternativa gustosa e insolita al classico cachi maturo.

Il suo sapore è dolce, delicato e leggermente meno intenso rispetto alle varietà più morbide. La consistenza croccante lo rende perfetto per essere consumato fresco, a spicchi, come una mela appunto, oppure aggiunto a macedonie miste per un tocco di originalità. Si presta anche ad essere utilizzato in preparazioni culinarie che richiedono una certa consistenza, come insalate autunnali o spiedini di frutta.

Il cacomela rappresenta quindi una piacevole sorpresa per chi ama sperimentare nuovi sapori e consistenze, offrendo un’alternativa interessante al classico cachi. Un frutto versatile, che può essere apprezzato sia da chi preferisce la dolcezza morbida e avvolgente del cachi maturo, sia da chi cerca un’esperienza gustativa più fresca e croccante. Un piccolo gioiello autunnale da scoprire e riscoprire, che arricchisce la tavolozza dei sapori di stagione con la sua dolcezza delicata e la sua consistenza inaspettata. Un’esperienza che vale la pena provare, per lasciarsi conquistare dalla sua unicità.