Come si fa il Campari Bitter?

4 visite

Il Campari Bitter si ottiene attraverso un processo di infusione e macerazione. Innanzitutto, le erbe e le spezie vengono immerse in acqua calda per estrarne gli aromi. Successivamente, lalcol viene aggiunto e la miscela viene lasciata macerare per un periodo di tempo, permettendo agli ingredienti di rilasciare il loro sapore e colore caratteristici.

Commenti 0 mi piace

Il Segreto Rosso: Un Viaggio nella Produzione Artigianale del Campari Bitter

Il Campari Bitter, con la sua vibrante tonalità scarlatta e il suo sapore inconfondibilmente amarognolo, è un’icona dell’aperitivo italiano, un ingrediente essenziale in cocktail classici come il Negroni e lo Spritz. Ma come nasce questa bevanda complessa e affascinante? Ben lontano da un processo industriale standardizzato, la preparazione del Campari è avvolta in un alone di mistero, un segreto custodito gelosamente dall’azienda. Tuttavia, possiamo svelare i principi fondamentali che ne regolano la creazione, unendo l’arte dell’infusione e della macerazione in un rituale che richiede tempo e precisione.

Il cuore pulsante del Campari risiede nella sua miscela di ingredienti botanici, un vero e proprio tesoro di erbe, spezie e radici provenienti da ogni angolo del mondo. La leggenda narra che siano decine, forse addirittura un centinaio, ma il loro esatto numero e la loro identità precisa rimangono celati dietro le quinte della produzione. Tra i nomi che emergono con maggiore frequenza troviamo l’arancia amara, la china, il rabarbaro e l’erba luisa, ma la loro sinergia è frutto di un’abile combinazione e di un dosaggio sapientemente calibrato.

Il processo inizia con un’infusione delicata. Le erbe e le spezie, accuratamente selezionate e pesate, vengono immerse in acqua calda, non bollente, per preservare intatti i loro aromi più volatili. Questa fase è cruciale per estrarre le essenze profumate e preparare il terreno per la successiva macerazione. L’acqua, come solvente naturale, agisce dolcemente, catturando le note aromatiche e preparando un estratto ricco e concentrato.

Successivamente, entra in gioco l’alcol. Aggiunto alla miscela, l’alcol svolge un ruolo fondamentale nell’estrazione di ulteriori composti aromatici e nel conferire al Campari la sua gradazione alcolica caratteristica. La miscela viene quindi lasciata macerare per un periodo di tempo variabile, un tempo di riposo e di trasformazione durante il quale gli ingredienti botanici rilasciano gradualmente il loro sapore, colore e complessità. È durante questa fase che il Campari acquisisce la sua anima unica, il suo profilo aromatico complesso e stratificato.

Questo processo di macerazione non è passivo. Richiede un costante monitoraggio e controllo da parte dei maestri liquoristi, custodi del segreto del Campari. Essi valutano attentamente l’evoluzione della miscela, regolando i parametri e intervenendo se necessario per garantire che il risultato finale sia conforme agli standard qualitativi e sensoriali che contraddistinguono il marchio.

Il risultato è una bevanda unica nel suo genere, un equilibrio perfetto tra dolcezza, amarezza e note agrumate, speziate ed erbacee. Un sapore che evoca l’eleganza senza tempo dell’aperitivo italiano, un invito alla convivialità e alla celebrazione del gusto. Il Campari Bitter, al di là della sua formula segreta, è un vero e proprio capolavoro di artigianato liquoristico, un simbolo di eccellenza e di passione che continua a sedurre i palati di tutto il mondo.