Come si grattugia un tartufo?

2 visite

Per esaltare tagliolini, risotti o uova con il profumo del tartufo, si consiglia luso di unapposita mandolina. Questo strumento, chiamato taglia tartufi o grattugia Microplane, permette di ottenere scaglie sottili e uniformi, ideali anche su battute di carne e altre preparazioni.

Commenti 0 mi piace

L’Arte di Grattugiare il Tartufo: un Rito Profumato per Esaltare Ogni Piatto

Il tartufo, quel gioiello della terra dal profumo inebriante, è un ingrediente capace di trasformare anche la pietanza più semplice in un’esperienza culinaria memorabile. Ma come si libera al meglio il suo aroma e come si distribuisce uniformemente sui piatti? La risposta risiede nell’arte di grattugiarlo correttamente.

Dimenticate le grattugie tradizionali: per il tartufo serve uno strumento specifico, una sorta di “mandolino in miniatura” progettato appositamente per ottenere scaglie perfette. Questo strumento, spesso chiamato taglia tartufi o grattugia Microplane (dal nome di una marca rinomata), è caratterizzato da una lama affilata, solitamente in acciaio inossidabile, che permette di affettare il tartufo in modo preciso e senza sprechi.

Perché è importante usare lo strumento giusto?

L’utilizzo di una grattugia non adatta rischia di schiacciare il tartufo invece di tagliarlo, compromettendo la sua consistenza e disperdendone prematuramente l’aroma. Le scaglie ottenute con un taglia tartufi, invece, sono sottili, uniformi e si fondono armoniosamente con il piatto, rilasciando gradualmente il loro profumo inebriante.

Come si usa il taglia tartufi?

Il processo è semplice, ma richiede delicatezza e precisione:

  1. Preparazione: Assicuratevi che il tartufo sia pulito, privo di terra e leggermente asciutto. Potete spazzolarlo delicatamente con una spazzola morbida o strofinarlo con un panno umido.
  2. Impugnatura: Tenete saldamente il taglia tartufi con una mano e il tartufo con l’altra, proteggendo le dita con attenzione.
  3. Movimento: Esercitate una leggera pressione e fate scorrere il tartufo sulla lama, ottenendo scaglie sottili e uniformi. Regolate la pressione e l’angolazione per controllare lo spessore delle scaglie.
  4. Distribuzione: Distribuite le scaglie di tartufo sul piatto immediatamente prima di servire, per preservarne al massimo l’aroma.

Su quali piatti usare il tartufo grattugiato?

Le scaglie di tartufo sono un vero e proprio tocco di classe su innumerevoli preparazioni. Pensate ai classici tagliolini al burro e tartufo, un tripudio di sapori semplici ed eleganti. Oppure a un risotto cremoso, arricchito dalla nota terrosa e avvolgente del tartufo. Le uova al tegamino diventano un piatto gourmet in pochi secondi, così come una semplice battuta di carne.

Oltre a questi esempi, il tartufo grattugiato si sposa perfettamente con formaggi stagionati, insalate fresche, patate al forno e persino sul pane tostato con un filo d’olio extravergine d’oliva.

Consigli extra per un’esperienza tartufata indimenticabile:

  • Utilizzate sempre tartufi freschi, preferibilmente di stagione.
  • Non esagerate con la quantità: il tartufo è un ingrediente intenso e poche scaglie sono sufficienti per esaltare il sapore del piatto.
  • Conservate il tartufo in frigorifero, avvolto in carta assorbente, all’interno di un contenitore ermetico.
  • Pulite il taglia tartufi accuratamente dopo ogni utilizzo per preservarne l’affilatura.

Grattugiare il tartufo è un gesto semplice, ma intriso di tradizione e amore per il buon cibo. Con gli strumenti e le tecniche giuste, potrete trasformare ogni piatto in un’esperienza sensoriale indimenticabile, portando in tavola l’autentico sapore della terra.