In che città è nato l'arancino?

22 visite
Larancino, nella sua versione sferica, è nato a Palermo. La forma conica, invece, è tipica della zona di Catania. Alcuni studi recenti ipotizzano che lantenato comune, un timballo di riso allo zafferano, fosse già diffuso nellemirato islamico di Sicilia nel X secolo.
Commenti 0 mi piace

Larancino: una storia di riso, zafferano e due città

Larancino, simbolo indiscusso della gastronomia siciliana, è molto più di una semplice palla di riso fritta. Dietro la sua croccantezza dorata e il cuore filante si cela una storia antica e affascinante, fatta di contaminazioni culturali e di una rivalità gastronomica tra due città: Palermo e Catania. Sebbene entrambi i centri vantino la propria versione, la verità, come spesso accade in queste dispute culinarie, è più sfumata di quanto si possa immaginare.

La versione sferica, quella che molti considerano larancino originale, è indubbiamente legata a Palermo. Le sue forme rotondeggianti, spesso ornate da una leggera spolverata di zucchero a velo, sembrano quasi voler imitare la perfezione di unarancia, da cui, appunto, il nome. A Palermo, la preparazione dellarancino è unarte tramandata di generazione in generazione, con ricette segrete custodite gelosamente e varianti che si differenziano da quartiere a quartiere, da famiglia a famiglia. Il ragù, il prosciutto cotto, i piselli, i funghi: il ripieno può variare allinfinito, ma la forma sferica rimane un elemento distintivo e inconfondibile.

Catania, però, non è da meno. Qui, larancino si presenta in una forma più allungata, conica, quasi a voler ricordare una pigna. Questa morfologia, più slanciata ed elegante, riflette forse una diversa tradizione culinaria, più legata a unestetica minimal e lineare. Anche a Catania, la scelta degli ingredienti è ampia e variegata, ma la forma conica resta un segno distintivo, unaffermazione di identità gastronomica. Si potrebbe quasi parlare di due diverse scuole di pensiero arancinare, ognuna con la propria estetica e i propri canoni di perfezione.

Ma le radici dellarancino affondano molto più in profondità nel tempo, molto prima della distinzione tra forme sferiche e coniche. Alcuni studi recenti, basati su analisi storiche e sulla diffusione di ricette simili nel Mediterraneo, ipotizzano che lantenato comune dellarancino, un timballo di riso allo zafferano, fosse già diffuso nellEmirato islamico di Sicilia a partire dal X secolo. Questa ipotesi, se confermata, ridefinirebbe completamente lorigine dellarancino, spostando le sue radici ben oltre le rivalità tra Palermo e Catania, e proiettandolo nel cuore di un passato multiculturale e ricco di contaminazioni. Larrivo degli Arabi in Sicilia, con le loro conoscenze culinarie e le loro spezie, potrebbe aver contribuito in maniera significativa alla nascita di questo piatto iconico. Il riso, alimento fondamentale nella dieta araba, e lo zafferano, spezia pregiata e dal colore intenso, sarebbero stati gli elementi chiave nella creazione di questo antenato, un precursore rustico e forse meno raffinato dellarancino che conosciamo oggi, ma ugualmente prezioso per comprendere la sua evoluzione.

In definitiva, la questione dellorigine dellarancino rimane aperta a dibattiti e interpretazioni. Ma una cosa è certa: sia nella sua versione sferica palermitana che in quella conica catanese, larancino rimane un capolavoro della cucina siciliana, un piatto ricco di storia, di sapori e di tradizioni, un simbolo di identità regionale che continua a evolversi e a conquistare palati in tutto il mondo. La sua storia, infatti, non si limita a due città, ma abbraccia secoli di cultura e di scambi culinari, rendendolo unicona ancora più affascinante e degna di essere celebrata.