Perché le patate fanno venire mal di pancia?

2 visite
La solanina, alcaloide tossico presente nelle patate (Solanaceae), è responsabile di disturbi digestivi. La cottura neutralizza parzialmente questa sostanza, rendendo le patate commestibili e riducendo il rischio di problemi intestinali.
Commenti 0 mi piace

Il lato oscuro della patata: quando la solanina ci fa soffrire

La patata, alimento base di milioni di tavole nel mondo, è spesso considerata un prodotto innocuo e versatile. Ma dietro la sua buccia saporita si cela un segreto, un ingrediente che, se presente in quantità eccessive, può trasformarla da delizia culinaria a causa di malesseri digestivi: la solanina.

Questa sostanza, un alcaloide glico-alcaloide appartenente alla famiglia delle solanacee (la stessa a cui appartengono pomodori e melanzane), è una difesa naturale della pianta contro parassiti e malattie. Presente in tutte le parti della patata, radici, germogli e persino fiori, la solanina si concentra soprattutto nella buccia, nei germogli verdi e nelle zone verdi sotto la pelle. Ed è proprio qui che risiede il pericolo.

La solanina, infatti, è tossica per l’uomo. Sebbene in piccole quantità sia generalmente ben tollerata, un elevato consumo di patate contenenti alte concentrazioni di solanina può causare una serie di spiacevoli disturbi gastrointestinali: nausea, vomito, diarrea, dolori addominali e crampi. In casi più gravi, può persino portare a febbre, cefalea, allucinazioni e, sebbene raro, a problemi neurologici più seri.

La cottura, fortunatamente, riduce significativamente la concentrazione di solanina. Sebbene non la elimini completamente, un’adeguata preparazione termica diminuisce la sua tossicità, rendendo le patate commestibili e riducendo drasticamente il rischio di problemi intestinali. Tuttavia, è fondamentale prestare attenzione a diversi fattori:

  • Scegliere patate sane: evitare patate verdi, germogliate o con macchie verdi. Queste zone indicano un’elevata concentrazione di solanina.
  • Sbucciare le patate: rimuovere accuratamente la buccia, soprattutto nelle zone verdi, è un passo fondamentale per ridurre il livello di solanina.
  • Cucinare accuratamente: la cottura a temperature elevate per un tempo sufficiente è essenziale per neutralizzare la solanina.

In conclusione, le patate, se scelte e preparate correttamente, costituiscono un alimento nutriente e versatile. Ma la presenza della solanina ci ricorda l’importanza di una corretta selezione degli alimenti e di una preparazione attenta, per evitare spiacevoli inconvenienti e godere appieno dei benefici di questo tubero. La consapevolezza del potenziale effetto della solanina ci permette di consumare patate in tutta sicurezza, gustandone il sapore senza correre inutili rischi.