Perché mi fa puzza di pesce?

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La trimetilaminuria, o sindrome da odore di pesce, è un disturbo metabolico caratterizzato dallincapacità di metabolizzare la trimetilammina (TMA). Questo composto, dallodore simile al pesce, si accumula nellorganismo e viene espulso attraverso sudore, urina e respiro.

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L’odore di pesce che non va via: vivere con la Trimetilaminuria

L’odore di pesce che persiste, nonostante docce e deodoranti, può essere un segnale di un raro disturbo metabolico chiamato Trimetilaminuria, o sindrome da odore di pesce. Questa condizione, spesso misconosciuta e fonte di grande disagio psicologico, è causata dall’incapacità dell’organismo di elaborare correttamente la trimetilammina (TMA).

La TMA è un composto organico volatile prodotto dalla flora batterica intestinale durante la digestione di alcuni alimenti ricchi di colina, carnitina e lecitina, come uova, pesce, legumi e frattaglie. In individui sani, un enzima epatico chiamato flavin-monoossidasi 3 (FMO3) converte la TMA in trimetilammina N-ossido (TMAO), una sostanza inodore facilmente eliminata attraverso l’urina. Nelle persone affette da Trimetilaminuria, invece, l’attività dell’enzima FMO3 è ridotta o assente, causando l’accumulo di TMA nell’organismo. Questo composto, dall’odore pungente simile al pesce marcio, viene quindi espulso attraverso il sudore, l’urina, il respiro e le secrezioni vaginali, impregnando la persona di un odore sgradevole e persistente.

L’intensità dell’odore può variare notevolmente da individuo a individuo e può essere influenzata da diversi fattori, tra cui la dieta, lo stress, le fluttuazioni ormonali (particolarmente nelle donne durante il ciclo mestruale o la gravidanza) e l’assunzione di alcuni farmaci.

La diagnosi di Trimetilaminuria viene effettuata attraverso un esame delle urine che misura il rapporto tra TMA e TMAO. Purtroppo, non esiste una cura definitiva per questa condizione, ma è possibile gestire i sintomi e migliorare la qualità della vita dei pazienti attraverso alcune strategie:

  • Dieta a basso contenuto di precursori di TMA: Evitare o limitare il consumo di alimenti ricchi di colina, carnitina e lecitina può ridurre significativamente la produzione di TMA. Un dietologo o nutrizionista può aiutare a sviluppare un piano alimentare personalizzato.
  • Integratori alimentari: Alcuni integratori, come probiotici specifici e carbone attivo, possono contribuire a ridurre la produzione e l’assorbimento di TMA nell’intestino.
  • Igiene personale accurata: Docce frequenti e l’utilizzo di saponi e deodoranti con pH leggermente acido possono aiutare a mascherare temporaneamente l’odore.
  • Supporto psicologico: La Trimetilaminuria può avere un impatto significativo sulla vita sociale e relazionale dei pazienti. Un supporto psicologico può aiutare a gestire l’ansia, la depressione e le difficoltà di interazione sociale che spesso accompagnano questa condizione.

La ricerca scientifica continua a esplorare nuove strategie terapeutiche per la Trimetilaminuria, offrendo speranza per un futuro in cui la gestione di questa condizione sarà più efficace e meno impattante sulla vita dei pazienti. È fondamentale, quindi, rivolgersi ad un medico in caso di sospetta Trimetilaminuria per ottenere una diagnosi accurata e un supporto adeguato.