Qual è il primo esercizio da fare per diventare degli ottimi degustatori?

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Per diventare abili degustatori, iniziate memorizzando ogni vino assaggiato. Lobiettivo primario è riconoscere alla cieca vini, annate, stili produttivi e aree geografiche. Costruire una solida memoria sensoriale è il fondamento di una degustazione esperta.

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L’Allenamento del Palato: Il Primo Passo per Diventare Degustatori Esperti

Il mondo della degustazione enologica affascina per la sua complessità e la sua capacità di rivelare sfumature sensoriali spesso inaspettate. Ma dietro l’apparente semplicità di “assaggiare un vino” si cela un lungo e meticoloso percorso di apprendimento, un’arte che richiede dedizione e una solida base di conoscenze. E qual è il primo, fondamentale esercizio per chi desidera intraprendere questo viaggio sensoriale? La risposta, sorprendentemente semplice ma di assoluta importanza, è: memorizzare ogni vino assaggiato.

Non si tratta di una memorizzazione passiva, di un semplice elenco di nomi e annate. L’obiettivo è costruire una vera e propria mappa sensoriale, un archivio mentale ricco di dettagli che vada ben oltre la semplice identificazione del nome del vino. Bisogna imparare a riconoscere alla cieca – ovvero senza conoscere preventivamente il nome o l’origine – le caratteristiche organolettiche di ciascun calice, andando a costruire un profilo dettagliato che includa:

  • Il profilo aromatico: Non limitarsi a descrivere “fruttato” o “floreale”, ma cercare di individuare le note specifiche: fragola matura, ribes nero, viola, cedro, vaniglia, ecc. E’ fondamentale allenarsi a distinguere le sfumature più sottili, andando oltre le impressioni immediate.

  • La struttura: Analizzare la struttura del vino considerando acidità, tannicità, corpo e alcol. Imparare a percepire l’equilibrio tra questi elementi è cruciale per comprendere la complessità del vino.

  • La persistenza: La lunghezza del retrogusto, la sua evoluzione nel tempo, sono indicatori della qualità e della complessità del vino. Registrare mentalmente la durata e le sensazioni persistenti è un elemento fondamentale per la memorizzazione.

  • Lo stile produttivo e l’area geografica: Collegare le caratteristiche organolettiche alle tecniche di vinificazione e alle peculiarità del terroir. Un vino bordolese avrà caratteristiche diverse da un vino del Chianti Classico, e questa differenza deve essere percepita e memorizzata. L’apprendimento richiede la conoscenza delle diverse tecniche di vinificazione e delle peculiarità delle varie regioni vitivinicole.

Costruire questa solida memoria sensoriale è il vero fondamento su cui si basa la competenza di un degustatore esperto. È un lavoro costante, che richiede disciplina e attenzione, ma che ripaga ampiamente con la capacità di apprezzare appieno la ricchezza e la complessità del mondo del vino. Iniziare con un diario di degustazione, annotando dettagliatamente ogni vino assaggiato, può essere un ottimo strumento per accelerare questo processo di apprendimento e rafforzare la capacità di memorizzazione. Il primo passo verso una degustazione esperta, quindi, non è un’azione, ma un allenamento costante e attento della memoria sensoriale: il palato va allenato, esattamente come un muscolo.