Qual è la frutta che contiene più calcio?
Il calcio non cresce sugli alberi: sfatiamo un mito sulla frutta e scopriamo le vere fonti vegetali
Spesso si sente dire che la frutta è una buona fonte di calcio. Ebbene, è arrivato il momento di sfatare questo mito. La frutta fresca, pur essendo ricca di vitamine, minerali e fibre, contiene in realtà quantità trascurabili di calcio. Se ci chiediamo qual è l’alimento vegetale che ne apporta di più, la risposta non ci porterà nel reparto ortofrutta, bensì in quello della frutta secca. E la regina del calcio vegetale, in questo caso, è la mandorla.
Con ben 240 mg di calcio per 100 grammi, le mandorle secche si posizionano in cima alla classifica delle fonti vegetali di questo prezioso minerale, fondamentale per la salute delle ossa, dei denti e per il corretto funzionamento del sistema nervoso e muscolare. Un piccolo pugno di mandorle (circa 30g) apporta quasi la stessa quantità di calcio di un bicchiere di latte parzialmente scremato (circa 80mg).
È importante sottolineare, però, che le mandorle non sono tecnicamente un frutto, bensì dei semi oleosi. Per quanto riguarda la frutta secca propriamente detta, come fichi, noci e pistacchi, il contenuto di calcio è comunque significativo, seppur inferiore a quello delle mandorle. I fichi secchi, ad esempio, ne contengono circa 162 mg per 100g, un apporto considerevole che li rende un’ottima alternativa per integrare questo minerale nella dieta. Noci e pistacchi, pur contenendo meno calcio rispetto a fichi e mandorle (rispettivamente circa 98 mg e 107 mg per 100g), contribuiscono comunque all’apporto giornaliero raccomandato.
Oltre alla frutta secca, altre fonti vegetali di calcio includono verdure a foglia verde scuro come cavoli, spinaci e broccoli, legumi come fagioli e ceci, e alcuni semi come quelli di chia e sesamo. Variando l’alimentazione e includendo regolarmente questi alimenti, è possibile assicurare un adeguato apporto di calcio anche seguendo una dieta vegetariana o vegana.
Infine, è importante ricordare che l’assorbimento del calcio è influenzato da diversi fattori, tra cui la presenza di vitamina D. Esporsi regolarmente al sole e consumare alimenti ricchi di vitamina D, come pesce grasso, uova e funghi, può aiutare l’organismo ad assimilare al meglio il calcio assunto attraverso la dieta. In caso di dubbi o carenze, è sempre consigliabile consultare un medico o un nutrizionista per un piano alimentare personalizzato.
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