Quale pesce contiene meno sodio?

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Tra le carni e i pesci freschi a basso contenuto di sodio spiccano pollo, vitello, tacchino e cavallo. Per quanto riguarda i prodotti ittici, sono da preferire nasello, merluzzo, trota e orata, in quanto naturalmente poveri di sale, a condizione che siano consumati freschi e non lavorati.

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Pesci poveri di sodio: scelte salutari per una dieta equilibrata

Il sodio è un minerale essenziale per il nostro organismo, ma un consumo eccessivo può portare a gravi problemi di salute, come pressione alta e malattie cardiache. Pertanto, è importante scegliere alimenti a basso contenuto di sodio, soprattutto per le persone che soffrono di questi disturbi.

Tra i pesci freschi, quelli con il contenuto di sodio più basso sono:

  • Nasello: Con soli 65 mg di sodio per 100 g, è un’ottima scelta per chi vuole ridurre l’assunzione di sale.
  • Merluzzo: Con 70 mg di sodio per 100 g, è un pesce dal sapore delicato e versatile, adatto a diverse preparazioni.
  • Trota: Con 85 mg di sodio per 100 g, è un pesce ricco di acidi grassi omega-3 e ha un gusto leggermente più intenso rispetto al nasello e al merluzzo.
  • Orata: Con 95 mg di sodio per 100 g, è un pesce dal sapore intenso e pregiato, ideale per cotture al forno o alla griglia.

È importante notare che questi valori si riferiscono al pesce fresco e non lavorato. Infatti, i prodotti ittici lavorati, come il pesce in scatola o affumicato, possono contenere quantità significative di sale aggiunto. Per controllare l’assunzione di sodio, è quindi consigliabile consumare pesce fresco e prepararlo in casa, evitando di aggiungere sale in cottura.

Includere regolarmente nella propria dieta pesci poveri di sodio può contribuire a mantenere un sano equilibrio elettrolitico, prevenire problemi cardiovascolari e promuovere il benessere generale.