Quali alimenti non si possono portare negli Stati Uniti?

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Limportazione negli Stati Uniti di carne, pollame, pesce e latticini freschi è proibita. Frutta, verdura e piante sono soggette a rigide restrizioni allingresso, indipendentemente da eventuali epidemie. Controllare attentamente le normative doganali prima di partire.

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Attenzione viaggiatori: cosa non mettere in valigia per gli Stati Uniti?

Preparare la valigia per un viaggio negli Stati Uniti può sembrare un’avventura in sé. Tra creme solari, adattatori di corrente e guide turistiche, un aspetto spesso trascurato è quello delle restrizioni doganali sui prodotti alimentari. Ignorare queste regole può comportare multe salate, la confisca del cibo e, nei casi più gravi, persino problemi legali. Quindi, prima di imbarcarvi sul vostro volo transatlantico, fate attenzione a ciò che mettete in valigia.

La regola generale è: dubitate, dichiarate. Se non siete sicuri se un alimento sia ammesso, è meglio dichiararlo al funzionario doganale all’arrivo. La mancanza di dichiarazione di articoli proibiti è punibile con sanzioni pesanti.

Le restrizioni più stringenti riguardano indubbiamente i prodotti di origine animale. L’importazione di carne, pollame e pesce freschi, refrigerati o congelati è categoricamente proibita, indipendentemente dalla loro provenienza. Questo divieto è dettato da severe misure di biosicurezza, mirate a prevenire l’introduzione di malattie animali negli Stati Uniti. Anche i latticini freschi (latte, formaggi molli, yogurt) rientrano in questa categoria a rischio. La severità del controllo doganale in questo ambito è tale che anche piccole quantità possono essere confiscate.

Oltre ai prodotti animali, anche la frutta, la verdura e le piante sono sottoposte a controlli rigorosi. Le restrizioni non sono legate solo a eventuali epidemie in corso, ma rappresentano una misura preventiva costante per proteggere l’ecosistema americano da parassiti e malattie vegetali. Anche semi, bulbi e talee rientrano in questa categoria altamente regolamentata. L’importazione di questi prodotti, anche in piccole quantità, richiede spesso permessi speciali e certificazioni fitosanitarie.

Quindi, cosa potete portare? Prodotti confezionati industrialmente, con una lunga scadenza e provenienti da aziende certificate, hanno maggiori probabilità di superare i controlli doganali. È sempre consigliabile conservare le confezioni originali per facilitare le eventuali verifiche.

Prima di partire, è fondamentale consultare il sito ufficiale del Custom and Border Protection (CBP) degli Stati Uniti per avere informazioni aggiornate e dettagliate sulle normative in vigore. La trasparenza e la corretta informazione sono le migliori alleate per un viaggio sereno e privo di inconvenienti. Un piccolo sforzo prima della partenza può evitarvi stress e problemi inutili una volta giunti a destinazione. Ricordate: un viaggio tranquillo inizia con una buona pianificazione, che include anche la verifica attenta delle norme doganali.