Quali animali sono usati per trovare i tartufi sotto terra?

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Il Lagotto Romagnolo è il cane più rinomato per la ricerca di tartufi. Oltre a questa razza, anche altri cani da caccia e riporto, come il Labrador Retriever, possono essere addestrati con successo a trovare i preziosi funghi sotterranei. Anche il Border Collie si dimostra, in alcuni casi, un valido cercatore di tartufi.

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Il Naso d’Oro del Bosco: Cani e la Ricerca del Tartufo

La ricerca del tartufo, quel gioiello gastronomico nascosto sotto la terra, è un’arte antica, un connubio tra conoscenza del territorio, pazienza e, soprattutto, un olfatto eccezionale. Sebbene in passato i maiali fossero utilizzati per questo scopo, oggi i veri protagonisti della caccia al tartufo sono i cani, capaci di unire fiuto sopraffino e addestrabilità superiore. Ma quali sono questi “nasi d’oro” del bosco?

In cima alla lista, e con merito, troviamo il Lagotto Romagnolo. Questa razza, originaria delle valli ravennati, è la vera star del tartufo. La sua storia è strettamente legata all’acqua, essendo stato inizialmente utilizzato come cane da riporto in zone umide e paludose. Tuttavia, le sue spiccate capacità olfattive lo hanno ben presto indirizzato verso la ricerca del tartufo. Il Lagotto possiede un mantello riccio e impermeabile, ideale per affrontare il sottobosco, una costituzione robusta e un temperamento docile, che lo rende facilmente addestrabile. Ma è il suo olfatto, combinato con una naturale predisposizione alla ricerca, a renderlo un cercatore di tartufi eccezionale.

Non solo Lagotto, però. L’ingegno umano ha dimostrato che anche altre razze canine possono essere addestrate con successo alla ricerca del prezioso fungo. Cani da caccia e da riporto, come il Labrador Retriever, si sono rivelati capaci di apprendere le tecniche di individuazione del tartufo. La loro naturale propensione al gioco, unita alla voglia di compiacere il padrone, li rende recettivi all’addestramento specifico. Sebbene il Labrador possa essere più incline a distrarsi rispetto al Lagotto, con la giusta pazienza e costanza, può diventare un valido collaboratore.

A sorpresa, anche il Border Collie, noto per la sua intelligenza e capacità di apprendimento, si è rivelato un potenziale cercatore di tartufi. La sua iperattività e l’innata predisposizione al lavoro lo rendono particolarmente adatto a questa attività, purché si riesca a canalizzare la sua energia in modo costruttivo. L’addestramento di un Border Collie alla ricerca del tartufo richiede una mano ferma e una grande capacità di motivazione, ma i risultati possono essere sorprendenti.

In definitiva, la scelta del cane da tartufo dipende da diversi fattori, tra cui le preferenze personali, l’esperienza del tartufaio e le caratteristiche del territorio. Mentre il Lagotto Romagnolo rimane la razza di riferimento, la possibilità di addestrare con successo altre razze dimostra che il vero segreto per una ricerca di tartufi fruttuosa risiede nella relazione tra uomo e cane, basata sulla fiducia, il rispetto e una profonda intesa. Il tartufo, dopotutto, è un tesoro che si svela solo a chi sa ascoltare il linguaggio del bosco e fidarsi del suo compagno a quattro zampe.