Quali sono gli affettati che non fanno ingrassare?

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Non esiste un affettato che non faccia ingrassare. Alcuni, come la bresaola e la fesa di pollo/tacchino, sono più magri e quindi meno calorici rispetto ad altri. La scelta dipende dal proprio piano alimentare e dalle calorie desiderate.
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L’inganno del “magro”: navigare il labirinto degli affettati a basso impatto calorico

L’idea di un affettato “che non fa ingrassare” è un’illusione spesso alimentata da pubblicità e luoghi comuni. In realtà, tutti gli affettati, per la loro stessa natura di prodotto trasformato a base di carne, contengono calorie e grassi. La differenza sostanziale, e su cui è bene focalizzarsi, risiede nella quantità di calorie e grassi, e quindi nell’impatto che questi hanno sul nostro bilancio energetico giornaliero.

Non esiste, dunque, una risposta definitiva alla domanda “quali affettati non fanno ingrassare?”. Piuttosto, è più corretto parlare di affettati con un profilo nutrizionale più favorevole, caratterizzati da un minore apporto calorico e un contenuto di grassi inferiore rispetto ad altri.

Tra questi, la bresaola, grazie alla sua lunga stagionatura e alla quasi totale assenza di grassi di copertura, si posiziona come una scelta più leggera. Allo stesso modo, la fesa di pollo o tacchino , spesso proposte come affettati, presentano un contenuto calorico e di grassi sensibilmente inferiore rispetto a prodotti come il prosciutto cotto o lo speck.

Tuttavia, anche questi affettati “più magri” vanno consumati con moderazione. La quantità, infatti, è un fattore determinante. Anche un piccolo quantitativo di bresaola, se consumato ripetutamente in eccesso rispetto al fabbisogno calorico individuale, può contribuire all’aumento di peso.

La chiave per un approccio consapevole al consumo di affettati sta nella pianificazione attenta del proprio piano alimentare. È fondamentale considerare il contenuto calorico e nutrizionale di ogni prodotto, scegliendoli in base agli obiettivi personali, che siano di dimagrimento, mantenimento del peso o aumento della massa muscolare.

Inoltre, leggere attentamente le etichette nutrizionali è essenziale. Spesso, la presenza di additivi, sale e zuccheri aggiunti può influenzare il valore calorico finale e la qualità del prodotto. Optare per affettati con ingredienti semplici e un basso contenuto di sodio è una scelta più salutare.

In conclusione, la scelta degli affettati non deve essere guidata dalla ricerca dell’impossibile “prodotto magico”, ma da una consapevolezza informata del proprio fabbisogno calorico e da una lettura critica delle etichette nutrizionali. L’equilibrio alimentare, che contempla la varietà e la moderazione, rimane il segreto per una sana alimentazione e un peso forma sostenibile nel tempo.