Quando inizia la raccolta del tartufo bianco in Piemonte?

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La stagione di raccolta del tartufo bianco dAlba, in Piemonte, inizierà questanno il 1° ottobre, con un ritardo di dieci giorni rispetto al passato. Questa decisione è stata presa tenendo conto del parere delle associazioni di trifolau e di uno studio scientifico del Cnr.

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Il Bianco d’Alba si fa attendere: la raccolta inizia il 1° ottobre

La pregiata stagione del tartufo bianco d’Alba, simbolo indiscusso dell’autunno piemontese e ambita delizia per palati raffinati di tutto il mondo, subisce quest’anno un leggero slittamento. La raccolta, tradizionalmente un appuntamento fisso per gli appassionati e un motore economico per le Langhe, inizierà infatti il 1° ottobre, con un ritardo di dieci giorni rispetto agli anni precedenti. Una scelta ponderata, frutto di un attento monitoraggio e di una collaborazione tra istituzioni e i custodi millenari di questo prezioso tesoro sotterraneo: i trifolai.

La decisione non è stata presa a cuor leggero. Dietro lo spostamento della data d’inizio, infatti, si cela un’accurata valutazione che coniuga la tradizione empirica dei cercatori con le più avanzate conoscenze scientifiche. Le associazioni dei trifolai, da sempre attenti osservatori dell’ecosistema che influenza la crescita del Tuber magnatum Pico, hanno segnalato un ritardo nella maturazione dei tartufi, dovuto verosimilmente alle condizioni climatiche anomale degli ultimi mesi. Temperature estive insolitamente elevate, seguite da un’autunno che si è fatto attendere, hanno influenzato il ciclo vitale del fungo ipogeo, rallentandone la crescita e la maturazione.

A confermare questa ipotesi, contribuiscono i risultati di uno studio scientifico condotto dal Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR). Le analisi del Cnr hanno analizzato diversi parametri, tra cui l’umidità del terreno, la temperatura del suolo e la presenza di micorrize, evidenziando un ritardo nella fase di sviluppo del tartufo bianco rispetto alle medie stagionali. Questa ricerca scientifica, integrandosi con l’esperienza pluridecennale dei trifolai, ha permesso di definire una data di inizio raccolta che garantisca la qualità del prodotto e la sua sostenibilità nel tempo.

Lo slittamento di dieci giorni, dunque, non rappresenta un semplice adeguamento del calendario, ma un atto di responsabilità volto a tutelare la preziosa risorsa del tartufo bianco d’Alba e a garantire la sua presenza anche per le generazioni future. Un esempio concreto di come la tradizione secolare possa armonizzarsi con la modernità scientifica, per la salvaguardia di un patrimonio inestimabile, sia dal punto di vista gastronomico che economico, per tutto il Piemonte. Ora, non resta che attendere con ansia il 1° ottobre, per dare inizio alla caccia al tesoro più pregiato delle Langhe.