Quando mangiare l'uva sotto il tavolo?
Unantica tradizione spagnola, risalente allOttocento, suggerisce di consumare dodici chicchi duva a mezzanotte del 31 dicembre, seduti sotto un tavolo, per un auspicio di buon anno. La pratica, recentemente rilanciata su TikTok, promette fortuna per i dodici mesi a venire.
Dodici chicchi di speranza sotto il tavolo: un’antica tradizione spagnola torna a nuova vita
Il veglione di Capodanno è un momento denso di aspettative, un istante sospeso tra l’anno che volge al termine e quello che sta per iniziare. In molti Paesi, rituali e superstizioni si intrecciano con i festeggiamenti, alimentando la speranza di un futuro migliore. Dalla Spagna ci arriva una tradizione affascinante, un piccolo gesto carico di simbolismo, che sta vivendo una rinascita inaspettata grazie ai social media: mangiare dodici chicchi d’uva sotto un tavolo a mezzanotte del 31 dicembre.
Questa usanza, le cui radici affondano nell’Ottocento, non è semplicemente un curioso vezzo, ma un rituale ricco di significati. L’atto di consumare i dodici acini, uno per ogni mese dell’anno che sta per iniziare, rappresenta un auspicio di fortuna e prosperità. Ma il contesto, il “sotto il tavolo”, amplifica la dimensione quasi intima e segreta del rito. Si crea un’atmosfera di riservatezza, di desiderio silenzioso rivolto al futuro, lontano dallo sguardo indiscreto degli altri commensali.
La discrezione, lungi dall’essere un dettaglio insignificante, è parte integrante del rituale. Mangiare l’uva in segreto, nascosti sotto il tavolo, conferisce all’atto un’aura quasi magica, un’intimità che rende il momento più significativo e personale. È un’occasione per rivolgere un desiderio silenzioso all’universo, un momento di riflessione introspettiva prima di lanciarsi nell’esuberanza dei festeggiamenti.
La recente popolarità di questa tradizione su piattaforme come TikTok ha contribuito a riportarla alla luce, rendendola nota anche al di fuori dei confini spagnoli. La condivisione di video che mostrano giovani che partecipano al rito ha generato curiosità e interesse, trasformando una pratica antica e quasi dimenticata in un trend virale. Ma al di là del fenomeno social, rimane intatta la magia del gesto: dodici chicchi d’uva, dodici desideri, un piccolo rituale per un grande auspicio.
Ciò che rende questa tradizione particolarmente affascinante è la sua semplicità. Non richiede oggetti particolari, né preparazioni complesse. Basta una piccola ciotola di uva, un tavolo e la volontà di concedersi un momento di magia personale. Un’occasione per ritrovare un po’ di quella sana superstizione che, a volte, non fa male a nessuno, soprattutto all’approssimarsi di un nuovo anno ricco di speranze. Quindi, quest’anno, perché non provare? Seduti sotto il tavolo, in un silenzioso augurio di buon anno. Forse, funzionerà.
#Luva#Sotto#TavoloCommento alla risposta:
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