Quando si sparecchia il sottopiatto?

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Al termine della portata principale, la tavola viene preparata per il dessert. Si rimuovono piatti e posate utilizzate, lasciando solo i sottopiatti, i bicchieri e le posate dedicate al dolce.
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Il sottopiatto: silenzioso custode dell’eleganza a tavola

Il sottopiatto, spesso relegato a un ruolo di semplice complemento estetico, riveste in realtà un’importanza fondamentale nell’arte di apparecchiare la tavola. Questo disco, generalmente di materiale più pregiato e resistente rispetto ai piatti da portata, funge da base, proteggendo la tovaglia dal calore e dalle macchie, oltre a contribuire a una presentazione più curata e armoniosa. Ma quando si sparecchia il sottopiatto? Questo è un interrogativo che spesso genera dubbi, anche tra i più attenti alle buone maniere.

La regola generale prevede che il sottopiatto rimanga al suo posto fino al termine della portata principale, fungendo da silenzioso custode dell’eleganza a tavola. Una volta conclusa la portata principale, inizia la fase di preparazione per il dessert, un momento di transizione che richiede una sparecchiatura parziale. Piatti sporchi e posate utilizzate vengono rimossi con discrezione, lasciando la scena pulita e pronta ad accogliere le dolcezze finali.

A questo punto, il sottopiatto, avendo esaurito la sua funzione primaria, può essere ritirato. Insieme ad esso, vengono rimosse anche eventuali briciole o residui di cibo presenti sulla tovaglia, utilizzando un apposito spazzolino o una spatola. Questo gesto, piccolo ma significativo, contribuisce a mantenere un’atmosfera di impeccabile ordine e pulizia, preparando la tavola ad accogliere il gran finale del pasto.

Tuttavia, esiste un’eccezione a questa regola. In alcune occasioni particolarmente formali, o quando il dessert viene servito su un piattino da portata dedicato, il sottopiatto può rimanere sulla tavola fino al termine del pasto. In questi casi, funge da elemento decorativo, contribuendo a mantenere una certa solennità e un’atmosfera di raffinata eleganza.

In definitiva, la rimozione del sottopiatto, pur seguendo delle linee guida generali, può essere adattata al contesto e al grado di formalità dell’occasione. L’importante è agire con discrezione e buon senso, mantenendo sempre come obiettivo principale la creazione di un’esperienza conviviale piacevole e armoniosa per tutti i commensali. Il sottopiatto, silenzioso protagonista della tavola, ci ricorda che anche i dettagli più piccoli possono contribuire a rendere un pasto un momento speciale.