Quanti figli ha Sorbillo?

Gino Sorbillo, il re della pizza con 20 fratelli e sorelle

Nel cuore pulsante di Napoli, dove il profumo della pizza aleggia nell’aria, nasce e cresce una vera e propria dinastia di pizzaioli: la famiglia Sorbillo. Tra i suoi membri più illustri figura Gino Sorbillo, erede di una tradizione secolare tramandata di padre in figlio.

Il capostipite, Luigi Sorbillo, aprì la sua prima pizzeria nel 1935, dando il via a una passione che avrebbe caratterizzato la storia di un’intera famiglia. Da allora, la pizza Sorbillo è diventata un’istituzione a Napoli, un simbolo della città e un motivo di vanto per i suoi abitanti.

Gino Sorbillo, nato in mezzo a una famiglia numerosa di ben 21 fratelli e sorelle, ha ereditato da suo padre la passione per la pizza. Fin da piccolo, ha imparato i segreti dell’arte bianca, dalla scelta degli ingredienti alla cottura nel forno a legna.

Con il tempo, Gino ha sviluppato il suo stile unico, unendo tradizione e innovazione. Le sue pizze sono il frutto di una ricerca costante, di sperimentazioni e di una dedizione assoluta. Ogni pizza è un’opera d’arte, realizzata con ingredienti di prima qualità e con un’attenzione meticolosa ai dettagli.

La tradizione della pizza Sorbillo è un affare di famiglia, un legame indissolubile che unisce storia personale e passione per l’arte bianca. Oggi, oltre a Gino, anche altri membri della famiglia gestiscono pizzerie in diverse città italiane e nel mondo, portando il nome Sorbillo e la qualità delle sue pizze oltre i confini di Napoli.

Ma per Gino Sorbillo, la pizza è molto più di un semplice cibo. È un modo di trasmettere la cultura e la tradizione napoletana, un simbolo di convivialità e di condivisione. La sua pizzeria è un luogo accogliente, dove la gente può gustare un’ottima pizza e allo stesso tempo immergersi nell’atmosfera unica della città di Napoli.

Con la sua esperienza e la sua passione, Gino Sorbillo ha contribuito a elevare la pizza a un livello superiore, rendendola un simbolo di eccellenza gastronomica e un motivo di orgoglio per tutta la Campania.