Quanto guadagna un piccolo bar al mese?
Un bar italiano medio, basandosi sui dati FIPE del 2018, genera un fatturato annuo di circa 465.000 euro. Questo si traduce in un introito mensile stimato intorno ai 38.700 euro, rappresentando la media del settore.
Dietro al banco: la realtà economica dei piccoli bar italiani
Il profumo intenso del caffè, il chiacchiericcio mattutino, il tintinnio delle tazzine: l’immagine del bar italiano è un’icona, un punto di riferimento sociale insostituibile. Ma dietro la piacevole atmosfera, si cela una realtà economica spesso complessa, fatta di margini stretti e di una competizione sempre più agguerrita. Quanti soldi guadagna effettivamente un piccolo bar al mese? La risposta, purtroppo, non è univoca e si discosta sensibilmente dalla media nazionale, spesso citata come riferimento.
I dati FIPE del 2018, pur fornendo un quadro generale con un fatturato annuo medio di circa 465.000 euro per un bar italiano, rappresentano una fotografia spesso distorta. Questa cifra, che si traduce in un introito mensile di circa 38.700 euro, include infatti realtà molto diverse: dai grandi locali con servizio al tavolo e cucina, ai piccoli bar di quartiere con pochi posti a sedere, spesso a conduzione familiare. È proprio su questi ultimi che ci concentriamo, cercando di dipanare il mistero del reale guadagno mensile.
Un piccolo bar, magari situato in una zona meno centrale o con un’offerta più limitata, avrà inevitabilmente un fatturato inferiore alla media. Consideriamo, ad esempio, un bar che fattura annualmente 150.000 euro. Questo significa un introito mensile lordo di circa 12.500 euro. Ma da questa cifra vanno dedotte tutte le spese: l’affitto del locale, le tasse (IVA, IRPEF, IMU, TARI, ecc.), i costi delle materie prime (caffè, bevande, snack), il personale (se presente), le utenze (acqua, luce, gas), le manutenzioni, le spese pubblicitarie e, aspetto non trascurabile, gli ammortamenti delle attrezzature.
In un contesto di crescente inflazione e aumento dei prezzi delle materie prime, queste spese possono erodere una fetta consistente del fatturato. È facile immaginare come il guadagno netto mensile, ossia il profitto effettivo, possa ridursi sensibilmente, arrivando anche a cifre decisamente più basse di quanto comunemente si pensi. Parliamo di cifre che, a seconda delle variabili in gioco (ubicazione, tipologia di offerta, gestione), possono oscillare tra pochi centinaia e qualche migliaio di euro al mese.
In conclusione, mentre la media nazionale fornisce un’indicazione generale, la realtà dei piccoli bar italiani è molto più sfaccettata e complessa. Per comprendere appieno la loro situazione economica è necessario andare oltre le cifre aggregate e considerare le singole variabili che influenzano la loro redditività, ricordando che dietro al sorriso del barista, si cela spesso una dura battaglia per la sopravvivenza in un mercato sempre più competitivo.
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