Quanto spende una persona per la spesa al mese?

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In Italia, la spesa mensile di un single per generi alimentari e bevande ammonta a circa 300 euro, un valore superiore del 60% rispetto ai 186 euro mensili dedicati a questo scopo dai componenti di una famiglia media composta da 2,5 persone.

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Il paradosso del carrello della spesa: single più cari, famiglie più risparmiose

Sembra un paradosso, ma i dati lo confermano: in Italia, vivere da soli costa di più, anche a tavola. Mentre una famiglia media di 2,5 persone dedica circa 186 euro al mese per generi alimentari e bevande, un single arriva a spendere circa 300 euro, un esborso maggiore del 60%. Ma come si spiega questa discrepanza? La risposta non è univoca e si articola su diversi fattori, tra cui sprechi, offerte dedicate alle famiglie e diverse abitudini di consumo.

Innanzitutto, la vita da single spesso si traduce in un maggiore spreco alimentare. Acquistare confezioni pensate per più persone può portare a non consumare interamente il prodotto prima della scadenza, con conseguente buttare via cibo e denaro. Le famiglie, invece, riescono a ottimizzare gli acquisti e a consumare le porzioni in modo più efficiente, riducendo gli sprechi.

Un altro elemento chiave è rappresentato dalle offerte promozionali dei supermercati, spesso orientate alle famiglie numerose. Confezioni multiple, sconti quantità e promozioni “prendi 3 paghi 2” sono indubbiamente più vantaggiose per chi deve riempire un carrello per più persone. Il single, invece, si trova spesso a dover acquistare quantità inferiori a prezzi unitari più elevati, incidendo sul budget mensile.

Inoltre, le abitudini di consumo giocano un ruolo fondamentale. I single, avendo maggiore flessibilità negli orari e nella gestione dei pasti, tendono a consumare più frequentemente pasti fuori casa, aumentando la spesa complessiva per l’alimentazione. Le famiglie, invece, prediligono i pasti casalinghi, una scelta più economica e che permette un maggiore controllo sulla qualità degli ingredienti.

Infine, non va sottovalutato l’aspetto psicologico. La percezione del costo della spesa può essere diversa per un single rispetto a una famiglia. Il single, vedendo l’intero importo gravare sul proprio budget individuale, può percepire la spesa come più onerosa, mentre in una famiglia il costo viene ripartito e quindi percepito in modo meno impattante.

In conclusione, la differenza di spesa tra single e famiglie non è solo una questione di numeri, ma un riflesso di diverse dinamiche di consumo, offerte commerciali e abitudini di vita. Capire queste differenze può aiutare sia i single che le famiglie a ottimizzare le proprie spese alimentari, adottando strategie di acquisto più consapevoli e riducendo gli sprechi. Dalla pianificazione dei pasti all’attenzione alle promozioni, fino alla scelta di confezioni adeguate alle proprie esigenze, piccoli accorgimenti possono fare la differenza sul bilancio mensile, permettendo a tutti di mangiare bene senza svuotare il portafoglio.