Che lavori rientrano nel bonus ristrutturazione 2024?

Bonus Ristrutturazione 2024: Lavori Ammmessi

Il Bonus Ristrutturazione è un’agevolazione fiscale che consente di recuperare parte delle spese sostenute per interventi edilizi su immobili residenziali. La legge di bilancio 2024 ha prorogato l’incentivo fino al 31 dicembre 2024, con alcune modifiche rispetto agli anni precedenti.

Ecco un elenco dei lavori che rientrano nel Bonus Ristrutturazione 2024:

• Manutenzione straordinaria: Interventi che modificano una parte essenziale dell’immobile, come il rifacimento delle facciate, la sostituzione degli infissi esterni, la modifica della distribuzione interna, la sostituzione della caldaia o dell’impianto elettrico.
• Restauro: Interventi volti a ripristinare il valore estetico e storico di un immobile, come la riparazione di affreschi, la ricostruzione di elementi architettonici o il consolidamento strutturale.
• Risanamento conservativo: Interventi che migliorano la salubrità e l’igiene dell’immobile, come la rimozione dell’umidità, la bonifica dall’amianto o la ristrutturazione di bagni e cucine.
• Ristrutturazione: Interventi che modificano in modo significativo la distribuzione interna o la superficie dell’immobile, come la creazione di soppalchi, l’eliminazione di tramezzi o l’ampliamento della superficie abitativa.
• Ricostruzione o ripristino di edifici danneggiati: Interventi su edifici danneggiati da eventi naturali, come terremoti, alluvioni o frane, che hanno ottenuto la dichiarazione di stato di emergenza.

È importante notare che il Bonus Ristrutturazione non copre i lavori di semplice manutenzione ordinaria, come la tinteggiatura o la riparazione degli impianti idraulici. Inoltre, gli interventi devono essere eseguiti su immobili residenziali esistenti e devono essere effettuati da imprese edili o artigiani qualificati.

L’importo del Bonus Ristrutturazione varia a seconda del tipo di intervento e della percentuale di detrazione prevista. Per il 2024, la detrazione è del 50% per le spese sostenute per gli interventi di manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo, e del 25% per gli interventi di ristrutturazione e ricostruzione.