Come si dichiarano gli affitti brevi di booking?

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Per gli affitti brevi gestiti da intermediari, il 21% del canone percepito è soggetto a ritenuta dacconto, da versare tramite modello F24 con codice tributo 1919. Lobbligo grava su chi riceve il pagamento, non sul proprietario dellimmobile.
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Affitti Brevi su Booking: Chi paga le tasse e come? Chiarimenti sulla ritenuta d’acconto

Prenotare un alloggio per brevi periodi tramite piattaforme online come Booking.com è ormai prassi comune. Ma cosa succede dal punto di vista fiscale, soprattutto per quanto riguarda gli affitti gestiti da intermediari? Spesso si genera confusione su chi debba effettivamente dichiarare questi redditi e come. Facciamo chiarezza.

Un aspetto fondamentale da comprendere riguarda la ritenuta d’acconto del 21%. Questa si applica al canone di locazione percepito per affitti brevi gestiti da intermediari come, appunto, Booking.com. È importante sottolineare che l’obbligo di versare questa ritenuta non grava sul proprietario dell’immobile, bensì sull’intermediario stesso. Booking.com, in questo caso, funge da sostituto d’imposta, trattenendo direttamente dalla somma dovuta al proprietario la quota del 21% e versandola all’Erario tramite il modello F24 con il codice tributo 1919.

Questo meccanismo semplifica notevolmente l’adempimento fiscale per il proprietario, che si vedrà accreditare l’importo già decurtato della ritenuta. Tuttavia, il proprietario non è esentato dall’obbligo di dichiarare il reddito percepito nella sua dichiarazione dei redditi, indicando l’ammontare lordo del canone e la ritenuta subita.

La gestione della ritenuta d’acconto da parte dell’intermediario offre diversi vantaggi:

  • Semplificazione: Il proprietario non deve preoccuparsi del calcolo e del versamento della ritenuta.
  • Trasparenza: L’intermediario fornisce la documentazione necessaria per la dichiarazione dei redditi.
  • Tempestività: Il versamento all’Erario avviene in modo puntuale e corretto.

È importante, quindi, che il proprietario conservi la documentazione fornita da Booking.com che attesta l’importo lordo, la ritenuta operata e il versamento effettuato. Questa documentazione sarà fondamentale per la corretta compilazione della dichiarazione dei redditi e per evitare eventuali problematiche con il Fisco.

In definitiva, la gestione degli affitti brevi tramite piattaforme come Booking.com, pur presentando alcune peculiarità dal punto di vista fiscale, risulta agevolata dal meccanismo della ritenuta d’acconto. La chiave per una gestione serena e corretta è la consapevolezza dei propri obblighi e la conservazione della documentazione appropriata. Si consiglia comunque di consultare un commercialista per approfondire la propria situazione specifica e assicurarsi di essere in regola con la normativa vigente.