Quali sono le spese da sostenere per una casa in affitto?

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In genere, linquilino si fa carico di tinteggiatura, pulizia, ripristino di intonaci e cura della carta da parati. Il proprietario, al contrario, è responsabile per la sostituzione di pavimenti e rivestimenti come parquet o piastrelle, qualora si renda necessaria.

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Affittare casa: il labirinto delle spese, tra responsabilità e imprevisti

L’affitto di una casa rappresenta per molti la porta d’accesso all’indipendenza, un primo passo verso la costruzione di un futuro. Tuttavia, al di là del canone mensile, si apre un mondo di spese che, se non attentamente valutate, possono trasformare un sogno in un incubo economico. Orientarsi in questo labirinto di responsabilità, tra ciò che compete all’inquilino e ciò che spetta al proprietario, è fondamentale per evitare spiacevoli sorprese.

Innanzitutto, è imprescindibile considerare le spese iniziali. Oltre al deposito cauzionale, che solitamente ammonta a uno o due mesi di affitto e funge da garanzia per eventuali danni, spesso si aggiungono le spese di agenzia, se si è scelto di avvalersi di un intermediario per la ricerca dell’immobile. Non dimentichiamo, inoltre, il costo del trasloco, variabile in base alla distanza e alla quantità di beni da trasportare.

Una volta entrati in possesso dell’appartamento, iniziano le spese ricorrenti. Oltre al canone mensile, da versare puntualmente come stabilito nel contratto, l’inquilino si fa carico delle utenze: luce, gas, acqua e, spesso, la tassa sui rifiuti. A queste si aggiungono le spese condominiali ordinarie, che comprendono la pulizia delle scale, la manutenzione dell’ascensore (se presente), l’illuminazione delle parti comuni e, talvolta, il riscaldamento centralizzato.

Ma è nella ripartizione delle spese di manutenzione che si insidia la vera complessità. La legge, infatti, non fornisce una definizione univoca e dettagliata, lasciando spazio a interpretazioni e possibili controversie. In linea di massima, l’inquilino è tenuto a provvedere alla manutenzione ordinaria, ovvero a tutti quegli interventi necessari per mantenere l’immobile in buono stato di conservazione e garantirne il normale utilizzo. Questo significa che, durante il periodo di locazione, spetta all’inquilino occuparsi di tinteggiatura, pulizia approfondita (anche al termine del contratto), ripristino di piccoli danni agli intonaci e cura della carta da parati.

Al contrario, il proprietario è responsabile della manutenzione straordinaria, ovvero di tutti quegli interventi necessari per riparare o sostituire elementi strutturali dell’immobile, che vanno oltre la semplice usura. In quest’ambito rientra, ad esempio, la sostituzione di pavimenti e rivestimenti come parquet o piastrelle, qualora si rendano necessari a causa di problemi strutturali o guasti improvvisi. Spettano al proprietario anche la riparazione o sostituzione di impianti (idraulico, elettrico, di riscaldamento) guasti o obsoleti, così come la risoluzione di problemi legati all’umidità o all’infiltrazione d’acqua.

Tuttavia, è importante sottolineare che questa ripartizione delle responsabilità può essere modificata da specifiche clausole contrattuali. Ad esempio, il contratto potrebbe prevedere che l’inquilino si faccia carico di alcune spese che normalmente competerebbero al proprietario, in cambio di un canone di affitto inferiore. È quindi fondamentale leggere attentamente il contratto prima di firmarlo, per comprendere appieno i propri diritti e doveri.

Infine, è consigliabile stipulare un’assicurazione per la casa, che copra eventuali danni causati da eventi imprevisti come incendi, allagamenti o furti. Questa polizza, anche se non obbligatoria, può proteggere sia l’inquilino che il proprietario da ingenti perdite economiche.

Affittare casa è una scelta importante che richiede un’attenta pianificazione. Informarsi sui propri diritti e doveri, leggere attentamente il contratto e valutare attentamente tutte le spese da sostenere sono passi fondamentali per vivere serenamente la propria esperienza di affitto e trasformarla in un’opportunità di crescita e indipendenza. Ricordate, la trasparenza e la comunicazione tra inquilino e proprietario sono la chiave per una convivenza pacifica e duratura.