Cosa succede se si investe una persona e non muore?

L’Incubo di un Investimento: Cosa Succede Quando la Vita Continua

L’immagine è nitida nella mente: lo stridio dei pneumatici, l’impatto sordo, un corpo che vola. Investire un pedone è una delle esperienze più traumatiche che un guidatore possa vivere. Ma cosa succede esattamente se, fortunatamente, la persona investita sopravvive? Se la tragedia si ferma un passo prima della morte? Nonostante il sollievo iniziale, la strada da percorrere è tutt’altro che semplice e costellata di implicazioni legali e morali complesse.

L’articolo di cronaca nera spesso si concentra sulla tragica fatalità dell’incidente. Tuttavia, la realtà è che molte persone investite sopravvivono, portando con sé cicatrici fisiche e psicologiche. E l’investitore, a sua volta, si trova ad affrontare un labirinto di responsabilità legali.

Responsabilità Penale: Oltre il Sollevo Iniziale

Anche se la morte viene scongiurata, l’investimento di una persona comporta inevitabilmente una responsabilità penale. Il Codice della Strada, infatti, punisce severamente le condotte che causano lesioni personali. A seconda della gravità delle lesioni riportate dalla vittima, si configura il reato di lesioni stradali, un reato procedibile d’ufficio, il che significa che l’azione penale viene avviata automaticamente dalle autorità una volta venute a conoscenza del fatto, indipendentemente dalla volontà della vittima.

Le conseguenze penali possono essere significative. Si rischia una condanna a pena detentiva e/o pecuniaria, la cui entità varia in base alla gravità delle lesioni, alla presenza di eventuali aggravanti (come guida in stato di ebbrezza o sotto l’effetto di sostanze stupefacenti, violazione di norme del codice della strada, ecc.) e alle circostanze specifiche del caso.

È importante sottolineare che la denuncia può essere presentata da chiunque, non solo dalla vittima stessa. Anche un testimone oculare può segnalare l’accaduto alle autorità competenti, dando il via all’iter investigativo.

Oltre l’Aspetto Penale: La Responsabilità Civile e il Fardello Morale

La responsabilità penale è solo la punta dell’iceberg. Parallelamente, si apre un fronte ben più ampio, quello della responsabilità civile. L’investitore, infatti, è tenuto a risarcire alla vittima tutti i danni causati dall’incidente, che possono includere:

• Spese mediche: cure, riabilitazione, terapie future.
• Danno biologico: invalidità permanente, sofferenza fisica e psicologica.
• Danno patrimoniale: perdita di guadagno dovuta all’impossibilità di lavorare, spese di assistenza.
• Danno morale: sofferenza interiore, patemi d’animo.

La quantificazione di questi danni è un processo complesso, che richiede l’intervento di medici legali e avvocati specializzati. L’assicurazione RCA del veicolo dell’investitore, salvo casi di gravi colpe o dolo, è chiamata a coprire i danni causati alla vittima, ma ciò non esonera l’investitore dalla responsabilità morale e, in alcuni casi, da un eventuale concorso di colpa.

Infine, non bisogna sottovalutare il fardello morale che grava sull’investitore. Convivere con la consapevolezza di aver causato sofferenza, anche involontariamente, può generare sensi di colpa, depressione e ansia. Un supporto psicologico può rivelarsi fondamentale per affrontare questo trauma e superarlo nel modo più sano possibile.

In conclusione, investire una persona e vederla sopravvivere non è la fine dell’incubo, ma l’inizio di un lungo e complesso percorso, segnato da responsabilità penali e civili, oltre che da un profondo coinvolgimento emotivo. La consapevolezza di queste implicazioni è fondamentale per affrontare la situazione con la dovuta serietà e cercare il supporto legale e psicologico necessario.