Quando si pagano le provvigioni agli agenti di commercio?
La provvigione dellagente spetta al momento delleffettiva prestazione del preponente: consegna del bene o erogazione del servizio, a seguito dellattività dellagente che ha determinato laffare (art. 1748, c.c.). Il pagamento è quindi legato alladempimento contrattuale del preponente.
Il Diritto alla Provvigione dell’Agente di Commercio: Un’Analisi del Momento di Esigibilità
Il rapporto tra agente di commercio e preponente è regolato da un delicato equilibrio di diritti e doveri, tra cui spicca il diritto alla provvigione, fulcro economico dell’attività dell’agente. Ma quando scatta effettivamente il diritto al pagamento di questo compenso? L’articolo 1748 del Codice Civile fornisce un chiaro punto di riferimento, legando l’esigibilità della provvigione non alla semplice conclusione del contratto tra preponente e cliente, bensì all’effettiva prestazione del primo.
Questo significa che l’agente matura il diritto alla provvigione solo nel momento in cui il preponente adempie alla sua obbligazione contrattuale, ovvero quando consegna il bene o eroga il servizio pattuito con il cliente. Non basta quindi che l’agente abbia svolto la sua attività di intermediazione e che il contratto sia stato stipulato: è necessario che il preponente esegua la sua prestazione.
Tale meccanismo tutela l’agente da eventuali inadempimenti del preponente. Immaginiamo, ad esempio, che un agente concluda un contratto per la vendita di un macchinario. Se il preponente, per qualsiasi ragione, non consegna il bene al cliente, l’agente non avrebbe diritto alla provvigione, pur avendo portato a termine la sua attività di intermediazione. L’articolo 1748, quindi, garantisce che il diritto al compenso dell’agente sia strettamente connesso all’effettivo beneficio economico ottenuto dal preponente grazie all’opera di intermediazione.
Questa regola, tuttavia, presenta alcune sfumature. Cosa accade, ad esempio, se l’inadempimento del preponente è imputabile al cliente? In tal caso, la giurisprudenza prevalente riconosce comunque il diritto alla provvigione all’agente, in quanto la sua attività si è conclusa positivamente con la stipula del contratto. L’onere della prova, in questi casi, spetta al preponente, che deve dimostrare l’inadempimento del cliente e la sua estraneità ai fatti.
Inoltre, è importante sottolineare che accordi specifici tra agente e preponente possono derogare alla regola generale dell’articolo 1748, prevedendo, ad esempio, il pagamento della provvigione al momento della conclusione del contratto o in momenti diversi. Tali accordi, tuttavia, devono essere chiari e inequivocabili, al fine di evitare controversie interpretative.
In conclusione, il momento di esigibilità della provvigione dell’agente di commercio è un aspetto cruciale del rapporto di agenzia. La comprensione dell’articolo 1748 del Codice Civile e delle sue implicazioni pratiche è fondamentale per garantire un corretto equilibrio tra gli interessi delle parti coinvolte. Una consulenza legale specializzata può fornire un supporto prezioso nella negoziazione e nella stesura di accordi chiari e conformi alla normativa vigente, prevenendo eventuali contenziosi.
#Pagamento Prov#Provvigioni Agenti#Tempi PagamentoCommento alla risposta:
Grazie per i tuoi commenti! Il tuo feedback è molto importante per aiutarci a migliorare le nostre risposte in futuro.