Perché si dice ultima ruota del carro?

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In passato, la quinta ruota era una ruota di ricambio per carri, utilizzata raramente durante lunghi viaggi. La sua scarsa utilità la relegava a un ruolo marginale e trascurato, da cui lespressione ultima ruota del carro per indicare una persona insignificante o di scarso rilievo.
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La quinta ruota del carro: un’espressione che racconta di marginalità e inutilità

L’espressione “ultima ruota del carro” evoca immediatamente l’immagine di una figura marginale, insignificante, di scarso rilievo. Ma da dove nasce questa metafora? La risposta si nasconde nel passato, nella pratica e nella necessità dei viaggi su carri.

Nei tempi antichi, i carri, spesso l’unico mezzo di trasporto, erano essenziali per il commercio, il trasporto di merci e lo spostamento di persone. Una ruota di ricambio, la cosiddetta “quinta ruota”, era un elemento essenziale, ma raramente utilizzata. Durante lunghi viaggi, il deterioramento del mezzo era imprevedibile, ma la possibilità di una sostituzione immediata era, di fatto, una garanzia di continuità. Eppure, la quinta ruota rimaneva spesso invendicatrice, depositaria di una potenziale, ma rara, necessità.

La sua presenza costante, ma la sua scarsa utilità, la ponevano in un’innegabile marginalità. Non era, come le altre ruote, direttamente e ineludibilmente coinvolta nel movimento del carro; la sua funzione era complementare, di riserva. Questo ruolo di “ridondanza”, di non-necessità immediata, di scarsa utilità pratica, ha fatto sì che nel corso dei secoli, l’immagine della quinta ruota divenisse sinonimo di insignificanza, di ruolo marginale, di inutilità.

L’espressione “ultima ruota del carro” si è quindi evoluta da una semplice osservazione pratica di un elemento di ricambio a un’immagine che cattura un concetto più ampio: la rappresentazione di chi è relegato ai margini, di chi non gioca un ruolo decisivo, di chi non è considerato essenziale. È la metafora della scarsa importanza, del valore minimo, del ruolo subordinato. Il carro, simbolo di movimento e di trasporto fondamentale, fa da sfondo a un’immagine di marginalità e di dimenticanza.

Oggi, l’espressione “ultima ruota del carro” conserva intatta la sua forza evocativa. Serve a sottolineare la scarsa importanza di una persona o di un’idea, il loro ruolo secondario in un contesto più ampio. Ci ricorda che il valore di un individuo o di un elemento si misura anche e soprattutto dalla sua utilità, dal suo contributo effettivo, dall’essere necessario e ineludibile. E, seppure la quintessenza della metafora sia l’inutilità, è anche vero che la sua presenza, come la ruota di scorta di un carro, rappresenta un’assicurazione per il futuro, una potenziale risorsa essenziale che attende il momento opportuno.