Come funziona lo stipendio in maternità?

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Lindennità di maternità corrisponde all80% della retribuzione giornaliera, calcolata sullultima paga completa prima del congedo. Questo significa che il calcolo si basa, di norma, sullultimo stipendio percepito prima dellinizio del periodo di maternità.

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Come funziona l’indennità di maternità in Italia

L’indennità di maternità è un beneficio economico erogato dal datore di lavoro alle lavoratrici dipendenti che si astengono dal lavoro durante il periodo di maternità. In Italia, l’indennità di maternità spetta alle lavoratrici che hanno maturato almeno 26 settimane di contribuzione nei 12 mesi precedenti l’inizio del congedo di maternità.

Calcolo dell’indennità di maternità

L’indennità di maternità corrisponde all’80% della retribuzione giornaliera, calcolata sull’ultima paga completa prima del congedo. Nello specifico, l’indennità viene calcolata dividendo il compenso percepito nell’ultimo mese di lavoro per 30, ovvero il numero medio di giorni lavorativi in un mese.

Ad esempio, se la lavoratrice percepisce uno stipendio mensile di 1.500 euro, l’indennità di maternità sarà pari a: 1.500 euro / 30 * 80% = 40 euro al giorno.

Durata dell’indennità di maternità

L’indennità di maternità spetta per un periodo di 5 mesi, suddivisi in:

  • 2 mesi prima della data presunta del parto
  • 3 mesi dopo la data presunta del parto

In caso di parto anticipato o ritardato, la durata dell’indennità rimane invariata.

Come richiedere l’indennità di maternità

Per richiedere l’indennità di maternità, la lavoratrice deve presentare al datore di lavoro un certificato medico rilasciato dal ginecologo o dall’ostetrica, che attesti la gravidanza e la data presunta del parto.

Il datore di lavoro provvederà a trasmettere la domanda all’INPS, che erogherà l’indennità direttamente alla lavoratrice.

Sospensione dell’indennità di maternità

L’indennità di maternità può essere sospesa nei seguenti casi:

  • Se la lavoratrice svolge attività lavorativa durante il periodo di congedo
  • Se la lavoratrice rinuncia volontariamente al proprio posto di lavoro
  • Se la lavoratrice viene licenziata per giusta causa o per giustificato motivo oggettivo