Perché i neonati mordono la mamma?

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Verso i nove mesi, alcuni neonati potrebbero mordere la mamma intenzionalmente. Questo comportamento, in realtà, è un modo per attirare la sua attenzione, un tentativo di comunicare un bisogno o un desiderio. Non è un gesto aggressivo, ma unespressione ancora immatura.

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Il morso del piccolo esploratore: quando il latte materno diventa un campo di battaglia sensoriale

Verso i nove mesi, la dolce serenità dell’allattamento al seno può essere improvvisamente interrotta da un piccolo, ma significativo, evento: il morso. Un gesto che, seppur apparentemente aggressivo, cela in realtà un linguaggio complesso e ancora in fase di sviluppo del neonato. Spesso, i genitori, presi alla sprovvista, si trovano disorientati di fronte a questa nuova sfida, domandandosi il perché di tale comportamento.

La risposta, fortunatamente, non è da ricercarsi in un’innata cattiveria o in un’insita aggressività del piccolo. Al contrario, il morso, in questa fase evolutiva, rappresenta un’espressione ancora immatura di un bisogno, di un desiderio o, più semplicemente, di un tentativo di comunicare con la madre. Il bambino, alle prese con una progressiva presa di coscienza del proprio corpo e delle proprie capacità, sta esplorando il mondo attraverso i sensi, e la mamma, con il suo seno caldo e accogliente, diventa parte integrante di questo processo sensoriale.

Immaginiamo la scena: il piccolo, assorto nell’allattamento, scopre improvvisamente una nuova consistenza, una nuova sensazione, un nuovo potere: la capacità di mordere. Questo nuovo “strumento” viene sperimentato, testato, utilizzato per verificare la reazione dell’ambiente. Il morso, dunque, non è un atto aggressivo mirato a ferire, ma un’azione esplorativa, un’espressione di curiosità che, nella sua semplicità, denota la complessità dello sviluppo cognitivo del bambino.

Il morso può essere la manifestazione di diversi segnali: la mamma potrebbe essere distratta, il bambino potrebbe avvertire fastidio o disagio, oppure potrebbe semplicemente voler interrompere l’allattamento per un’altra esigenza, ancora non in grado di esprimere verbalmente. È importante, quindi, prestare attenzione al contesto: l’orario, la reazione del bambino prima e dopo il morso, eventuali cambiamenti di umore o di comportamento.

In conclusione, affrontare il morso del piccolo esploratore richiede pazienza, comprensione e un approccio non punitivo. Invece di reagire con rabbia o frustrazione, è fondamentale mantenere la calma e comunicare al bambino, in modo chiaro e fermo, che quel tipo di comportamento è doloroso e inaccettabile. Un semplice “No, fa male!” pronunciato con voce ferma, accompagnato da una momentanea sospensione dell’allattamento, può essere sufficiente per far comprendere al bambino la conseguenza delle sue azioni. L’obiettivo non è reprimere la sua curiosità, ma guidarlo nella scoperta di modi più adeguati per esprimere i suoi bisogni e desideri. Ricordandoci sempre che dietro quel piccolo morso si nasconde un bambino in crescita, impegnato a decifrare il complesso mondo che lo circonda.