Quando inizia a stare più sveglio un neonato?

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I neonati, nel primo mese, dormono 16-18 ore giornaliere, con sonnellini di 3-4 ore. Dal secondo/terzo mese, il sonno notturno si allunga fino a 5-6 ore consecutive, riducendo i risvegli notturni.

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Il Sonno del Neonato: Un Viaggio Tra Sogni e Risvegli

Il sonno del neonato è un argomento che incute timore e curiosità in egual misura nei genitori. Quante ore dorme? Quando inizierà a dormire di più di notte? Queste domande, comprensibilmente, assillano le nuove famiglie, spesso prive del sonno tanto necessario per affrontare le sfide della genitorialità. La verità è che il sonno del piccolo, nei primi mesi di vita, è un processo in continua evoluzione, lontano dall’essere un’attività lineare e prevedibile.

Nei primi trenta giorni di vita, il neonato si concede un’abbondanza di sonno, spesso tra le 16 e le 18 ore giornaliere. Queste ore, tuttavia, sono frammentate in numerosi sonnellini, con periodi di sonno continuo che raramente superano le 3-4 ore. Questo modello, apparentemente frammentato, è perfettamente fisiologico. Il piccolo sta ancora regolando i propri ritmi circadiani, il suo orologio biologico interno, e necessita di frequenti periodi di sonno per la sua crescita e sviluppo cerebrale. Ogni risveglio, anche se può risultare faticoso per i genitori, è un segnale vitale di benessere, un’opportunità per nutrirsi e rafforzare il legame affettivo.

Tra il secondo e il terzo mese di vita, un cambiamento significativo inizia a prendere forma. Mentre il sistema nervoso centrale matura, il sonno notturno tende ad allungarsi, raggiungendo periodi continuativi di 5-6 ore. Questo non significa che il bambino dormirà tutta la notte senza interruzioni, ma rappresenta un passo importante verso un ritmo sonno-veglia più regolare. La riduzione dei risvegli notturni, associata a una maggiore durata del sonno notturno, è frutto di una progressiva regolazione degli ormoni del sonno, in particolare la melatonina, che contribuisce a stabilire un ritmo circadiano più definito.

È fondamentale, tuttavia, ricordare che ogni bambino è unico. Non esiste una regola fissa, e le variazioni rispetto a queste indicazioni sono assolutamente normali. Alcuni neonati potrebbero raggiungere un sonno notturno più lungo prima, altri più tardi. Fattori come la temperamentale predisposizione del bambino, le modalità di allattamento, l’ambiente domestico e la gestione del sonno da parte dei genitori influenzano questo processo. Invece di focalizzarsi su numeri e tempi precisi, è più utile osservare attentamente il proprio bambino, riconoscendo i suoi segnali di sonno e veglia, creando un ambiente sereno e favorevole al riposo.

In conclusione, il percorso verso un sonno notturno più continuativo è un viaggio graduale e individuale. Pazienza, comprensione e un approccio empatico sono gli strumenti più efficaci per accompagnare il neonato in questa fase cruciale del suo sviluppo, ricordando che il sonno, oltre ad essere fondamentale per la crescita, è un pilastro della salute e del benessere psicofisico di tutta la famiglia.