Quando iniziano a bere il latte da soli?

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I pediatri consigliano di introdurre la tazza tra i 6 e i 9 mesi. Una buona scelta è quella con un beccuccio morbido, che facilita il passaggio dal biberon alla tazza.

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Il Grande Passo: Quando e Come Insegnare al Bambino a Bere dalla Tazza

Il momento in cui il bambino inizia a bere dalla tazza rappresenta un importante traguardo nello sviluppo psicomotorio e nell’autonomia. Non si tratta semplicemente di sostituire il biberon, ma di un passaggio che richiede pazienza, gradualità e la giusta dose di comprensione da parte dei genitori. Mentre il latte materno o artificiale rimane la fonte principale di nutrimento nei primi mesi di vita, l’introduzione della tazza, solitamente tra i 6 e i 9 mesi, segna l’inizio di una nuova fase, preparando il piccolo a una maggiore indipendenza alimentare.

Ma perché proprio tra i 6 e i 9 mesi? I pediatri consigliano questa fascia d’età per diverse ragioni. Intorno ai 6 mesi, la maggior parte dei bambini inizia a sviluppare la coordinazione occhio-mano necessaria per gestire una tazza, anche se inizialmente in modo goffo e con qualche inevitabile disastro. Inoltre, in questa fase, i piccoli mostrano un crescente interesse per ciò che fanno i grandi, imitando i loro comportamenti a tavola. Offrire la tazza diventa quindi un’opportunità per favorire l’imitazione e rafforzare il legame genitori-figlio. Aspettare troppo a lungo, invece, potrebbe rendere il passaggio più difficile, creando resistenza e abitudini difficili da modificare.

La scelta della tazza è altrettanto fondamentale. Optare per un modello con beccuccio morbido si rivela la soluzione ideale. Questo tipo di beccuccio, simile al ciuccio, facilita la transizione dal biberon alla tazza, minimizzando il disagio e l’eventuale rifiuto del bambino. Le tazze con cannuccia, invece, sono generalmente consigliate in una fase successiva, quando il piccolo ha già acquisito maggiore destrezza.

Il processo di apprendimento richiede tempo e pazienza. Non bisogna scoraggiarsi di fronte ai primi tentativi goffi e alle inevitabili fuoriuscite di latte. Offrire la tazza durante i pasti, in modo giocoso e senza pressioni, è la strategia più efficace. Lodare i progressi del bambino, anche i più piccoli, è essenziale per rafforzare la sua autostima e incoraggiarlo a perseverare.

In conclusione, l’introduzione della tazza non è un evento che si verifica in un giorno, ma un processo graduale che richiede una attenta osservazione del bambino e una sensibilità da parte dei genitori. Seguendo i consigli dei pediatri e adottando un approccio sereno e positivo, si può accompagnare il piccolo in questo importante passaggio verso una maggiore autonomia e indipendenza. Ricordando sempre che ogni bambino ha i suoi tempi, l’importante è essere presenti, pazientare e celebrare ogni piccolo successo.