Quanti mesi sono di maternità a rischio?

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In caso di rischio per la salute della lavoratrice, il congedo di maternità può essere prolungato fino a 7 mesi. Tale proroga è prevista anche per le lavoratrici addette a lavori pericolosi, faticosi o insalubri che non possono essere spostate ad altre mansioni.

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La Maternità a Rischio: Durata e Tutela della Salute della Lavoratrice

La gravidanza è un periodo delicato e speciale nella vita di una donna, ma in alcune circostanze può presentare dei rischi che necessitano di particolare attenzione e tutela. In questi casi, la legislazione italiana prevede la possibilità di usufruire di un congedo di maternità anticipato o prolungato, comunemente definito “maternità a rischio”. Ma quanti mesi dura esattamente questo periodo protettivo?

La risposta non è univoca e dipende dalla specifica situazione della lavoratrice. In linea generale, il congedo di maternità ordinario prevede un periodo di astensione obbligatoria dal lavoro di 5 mesi, solitamente suddivisi in 2 mesi precedenti la data presunta del parto e 3 mesi successivi. Tuttavia, quando la gravidanza è considerata a rischio, questo periodo può essere esteso.

Prolungamento del Congedo di Maternità: Fino a 7 Mesi

La legge prevede che, in presenza di un rischio per la salute della lavoratrice o del nascituro, accertato da un medico specialista del Servizio Sanitario Nazionale (SSN) o convenzionato, il congedo di maternità possa essere prolungato fino a un massimo di 7 mesi. Questa proroga è finalizzata a garantire la massima protezione e sicurezza sia per la madre che per il bambino, permettendo alla donna di astenersi dal lavoro qualora la sua attività possa compromettere la gravidanza.

Mestieri Pericolosi, Faticosi o Insalubri: Un Caso Particolare

Un’altra situazione in cui è previsto il prolungamento del congedo riguarda le lavoratrici impiegate in attività considerate pericolose, faticose o insalubri. Se l’azienda non è in grado di adibire la lavoratrice a mansioni alternative, meno gravose e compatibili con lo stato di gravidanza, la legge prevede l’astensione anticipata dal lavoro. Anche in questo caso, la durata complessiva del congedo, comprensiva dell’anticipo, può arrivare fino a 7 mesi.

Come Richiedere la Maternità a Rischio?

La richiesta di maternità a rischio deve essere presentata all’INPS (Istituto Nazionale Previdenza Sociale), allegando la certificazione medica che attesti le condizioni di rischio per la salute. Il medico che rilascia la certificazione deve essere un professionista del SSN o convenzionato.

In Conclusione

La “maternità a rischio” non ha una durata fissa, ma può estendersi fino a un massimo di 7 mesi in caso di rischi per la salute della lavoratrice o del nascituro, oppure in caso di impiego in mansioni pericolose, faticose o insalubri. È fondamentale che le lavoratrici si informino sui propri diritti e si rivolgano al proprio medico curante o ai servizi competenti per ottenere la tutela necessaria durante questo delicato periodo. La salute della madre e del bambino deve essere la priorità assoluta.