Come capire se ho preso la Listeria?

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Negli adulti sani, la listeriosi spesso si presenta come una comune gastroenterite. I sintomi possono includere diarrea, febbre, nausea e vomito, accompagnati da dolori addominali. Solitamente, in assenza di altre patologie, il decorso è lieve e autolimitante.

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Listeriosi: riconoscere i sintomi e quando preoccuparsi

La listeriosi, infezione causata dal batterio Listeria monocytogenes, può manifestarsi con sintomi subdoli, spesso confondibili con altre patologie, in particolare la gastroenterite. Questo rende difficile una diagnosi basata esclusivamente sulla sintomatologia. Comprendere quali segnali possono indicare una possibile infezione da Listeria e quando è necessario rivolgersi al medico è fondamentale, soprattutto per le categorie a rischio.

Negli adulti sani, la listeriosi si presenta frequentemente con un quadro clinico simile a quello di una comune influenza intestinale. I sintomi più comuni includono diarrea, spesso acquosa, febbre, generalmente non elevata, nausea e vomito. A questi si possono associare dolori addominali, crampi e una generale sensazione di malessere. Nella maggior parte dei casi, in soggetti con un sistema immunitario efficiente e in assenza di altre patologie, l’infezione si risolve spontaneamente entro pochi giorni, senza la necessità di terapie specifiche. Questo decorso lieve e autolimitante rende la listeriosi difficile da distinguere da altre forme di gastroenterite.

Tuttavia, è importante sottolineare che la listeriosi può manifestarsi in forme più gravi, soprattutto in soggetti vulnerabili come anziani, neonati, donne in gravidanza e persone con un sistema immunitario compromesso (ad esempio, pazienti oncologici o trapiantati). In questi casi, l’infezione può diffondersi oltre l’intestino, causando complicazioni severe come meningite, sepsi e, nelle donne in gravidanza, infezioni del feto con conseguenze potenzialmente gravi.

Pertanto, pur essendo la sintomatologia gastrointestinale spesso aspecifica, alcuni elementi possono suggerire la necessità di approfondire la diagnosi:

  • Persistenza dei sintomi: Se la diarrea, la febbre e gli altri sintomi gastrointestinali persistono per più di qualche giorno, è importante consultare il medico.
  • Comparsa di sintomi neurologici: La presenza di cefalea intensa, rigidità nucale, confusione mentale o convulsioni può indicare un coinvolgimento del sistema nervoso centrale e richiede un intervento medico immediato.
  • Gravidanza: Le donne in gravidanza, anche in presenza di sintomi lievi, dovrebbero contattare il proprio ginecologo, in quanto la listeriosi può avere gravi conseguenze sul feto.
  • Appartenenza a una categoria a rischio: Persone anziane, immunodepresse o con patologie croniche dovrebbero prestare particolare attenzione ai sintomi e consultare il medico in caso di sospetta gastroenterite.

La diagnosi di listeriosi si basa sull’isolamento del batterio Listeria monocytogenes attraverso esami di laboratorio, come l’esame colturale delle feci o del sangue. È importante ricordare che la sola presenza di sintomi gastrointestinali non è sufficiente per diagnosticare la listeriosi, ed è fondamentale rivolgersi al medico per una valutazione accurata e l’eventuale prescrizione di esami specifici. Solo una diagnosi precisa permette di instaurare una terapia adeguata, soprattutto nei casi più gravi, e di prevenire possibili complicanze.