Come si chiama la patologia del bugiardo?

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La mitomania è un disturbo caratterizzato dalla creazione e dalla diffusione persistente di false narrazioni, intrecciate a realtà inventate per ottenere attenzione o approvazione. Chi ne soffre cerca di far credere queste menzogne, imponendo la propria versione dei fatti agli altri.

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L’ombra della menzogna: esplorando la mitomania e il suo impatto relazionale

La bugia, un’azione tanto comune quanto complessa, assume connotazioni patologiche quando si trasforma in un bisogno compulsivo, in un’urgenza incontrollabile di fabbricare e diffondere false narrazioni. In questo caso, ci troviamo di fronte alla mitomania, un disturbo della personalità che, seppur non ufficialmente riconosciuto come diagnosi specifica nel DSM-5 (Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali), rappresenta una realtà clinica con significative ripercussioni sulla vita sociale e relazionale dell’individuo.

Contrariamente a una semplice tendenza a mentire per tornaconto personale, la mitomania si distingue per la sua natura intrinsecamente pervasiva. Non si tratta di menzogne strategiche, finalizzate ad un obiettivo preciso e circoscritto, ma di un’elaborazione fantastica, un’invenzione continua di storie intricate e spesso grandiose, che si intrecciano con frammenti di verità, creando un’immagine distorta e irreale della realtà. La persona affetta da mitomania non è semplicemente un bugiardo; è un tessitore di illusioni, un artista della menzogna che costruisce un mondo parallelo, alimentato dalla necessità di ottenere attenzione, validazione e approvazione.

La spinta a mentire non è guidata da un mero desiderio di manipolazione o profitto, ma da una profonda insicurezza e da un’immagine di sé fragile e inadeguata. Le menzogne, spesso elaborate e dettagliate, diventano un meccanismo di difesa, un tentativo disperato di colmare il vuoto interiore e di creare un’identità più accettabile e desiderabile. Questo processo, però, è autodistruttivo. La necessità di mantenere la coerenza delle proprie invenzioni porta ad un continuo intrico di bugie, che finiscono per isolare la persona e danneggiare irreparabilmente le sue relazioni interpersonali.

L’impatto della mitomania sulla vita degli individui è significativo. L’incapacità di mantenere relazioni stabili, la perdita di fiducia da parte degli altri, la difficoltà a trovare un impiego o a mantenere un lavoro sono solo alcune delle conseguenze. Inoltre, la continua necessità di inventare e mantenere le proprie menzogne può comportare un notevole stress emotivo, amplificando l’ansia e la depressione.

La diagnosi e il trattamento della mitomania richiedono un approccio multidisciplinare, che coinvolga psichiatri e psicoterapeuti. Spesso, la terapia cognitivo-comportamentale (CBT) si rivela efficace nel contrastare i meccanismi di pensiero distorti che alimentano il disturbo, mentre la psicoterapia permette di affrontare le problematiche di fondo che stanno alla base della necessità di mentire. È fondamentale che l’individuo affetto da mitomania riconosca la propria problematica e sia disposto ad intraprendere un percorso di cambiamento, consapevole della difficoltà, ma anche della possibilità di ricostruire relazioni autentiche e significative. La strada è lunga e complessa, ma la possibilità di liberarsi dall’ombra della menzogna e abbracciare una vita più vera e appagante è reale.