Come sono le feci di chi soffre di colon irritabile?

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Nella sindrome dellintestino irritabile, i sintomi digestivi sono variabili. A differenza della colite, non si osservano tipicamente feci diarroiche con muco o sangue, né urgenza o incontinenza. Il gonfiore è comune ad entrambe le patologie.

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L’enigma delle feci nella Sindrome dell’Intestino Irritabile (SII)

La Sindrome dell’Intestino Irritabile (SII) è una condizione complessa e spesso frustrante per chi ne soffre, caratterizzata da una vasta gamma di sintomi digestivi che variano notevolmente da individuo a individuo. Capire la natura delle feci, un elemento chiave nella valutazione della SII, può aiutare a distinguere questa sindrome da altre patologie intestinali, come la colite ulcerosa. Contrariamente a una convinzione diffusa, non esiste un “aspetto” caratteristico universale delle feci in chi soffre di SII. La variabilità è, infatti, la regola.

A differenza delle patologie infiammatorie intestinali, come la colite ulcerosa o il morbo di Crohn, nelle quali la presenza di sangue e muco nelle feci è un segno distintivo, nella SII queste manifestazioni sono tipicamente assenti. Le feci possono presentarsi di consistenza variabile, passando da una forma dura e compatta a una consistenza più molle o addirittura diarroica, a seconda della fase della malattia e dei fattori scatenanti. Non si osserva, generalmente, la sintomatologia urgente e incontrollabile tipica di altre condizioni, come l’incontinenza fecale.

L’assenza di sangue e muco nelle feci, unita alla variabilità della consistenza, rappresenta un importante elemento diagnostico differenziale tra SII e altre patologie infiammatorie. Questo dato, tuttavia, non deve essere considerato assoluto, poiché in alcuni casi sporadici possono presentarsi tracce di muco, ma in quantità nettamente inferiori e senza la presenza di sangue, rispetto a quanto osservato nelle coliti.

Un sintomo comune sia alla SII che alle malattie infiammatorie intestinali è il gonfiore addominale. Questo disagio, spesso accompagnato da una sensazione di pienezza e distensione, può essere particolarmente intenso e persistente, contribuendo significativamente alla compromissione della qualità di vita dei pazienti. Tuttavia, a differenza delle patologie infiammatorie, il gonfiore nella SII non è di solito correlato a specifici aspetti delle feci.

In conclusione, l’analisi delle feci nella SII non fornisce un quadro diagnostico definitivo, ma rappresenta un tassello importante nel puzzle diagnostico. La variabilità nella consistenza, l’assenza di sangue e muco in quantità significative, insieme alla presenza di gonfiore, contribuiscono a differenziare la SII da altre patologie intestinali. È fondamentale, quindi, che la valutazione del paziente affetto da disturbi intestinali sia completa e tenga conto di tutti i sintomi, compresa un’attenta analisi della storia clinica e di eventuali altri esami diagnostici, per giungere a una diagnosi accurata e a un trattamento adeguato.