Cosa provoca la carenza di calcio?

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La carenza di calcio provoca crampi muscolari, spesso a gambe e schiena. Prolungandosi, influisce sul sistema nervoso centrale, manifestandosi con disturbi neurologici e psichiatrici come confusione, amnesia, delirio e allucinazioni, reversibili con la reintegrazione del minerale.

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Il Calcio Silente: Quando la carenza minerale si manifesta nel corpo e nella mente

La carenza di calcio, seppur spesso sottovalutata, può avere conseguenze significative sulla salute, andando ben oltre i comuni crampi muscolari. Mentre l’immagine immediata associata a una carenza di questo minerale fondamentale è quella di spasmi improvvisi e dolorosi, soprattutto a carico di gambe e schiena, la realtà è più complessa e potenzialmente preoccupante. Il calcio, infatti, non è solo un pilastro della salute ossea, ma un elemento chiave per il corretto funzionamento di numerosi sistemi organici, tra cui il sistema nervoso centrale.

La sintomatologia legata a una carenza di calcio si manifesta in modo graduale, passando da disturbi inizialmente lievi a problematiche più severe se la deficienza persiste. I crampi muscolari, spesso notturni e intensi, rappresentano il campanello d’allarme più comune. Questi sono causati dalla riduzione dell’eccitabilità neuromuscolare, che rende i muscoli più predisposti a contrarsi in modo involontario e prolungato. La sensazione di formicolio o di intorpidimento agli arti può accompagnare questi spasmi, segnalando un’alterazione della trasmissione nervosa.

Ma il quadro clinico si complica ulteriormente quando la carenza si protrae nel tempo. In questi casi, l’influenza negativa sul sistema nervoso centrale diventa evidente, manifestandosi con una sintomatologia neurologica e psichiatrica che può essere allarmante. La confusione mentale, spesso accompagnata da difficoltà di concentrazione e deficit di memoria (amnesia), rappresenta un sintomo significativo. In situazioni di carenza grave e protratta, possono insorgere anche disturbi più gravi, come il delirio e perfino le allucinazioni. È importante sottolineare che questi sintomi, a differenza di quelli che colpiscono il sistema muscolare, sono solitamente reversibili con una tempestiva e adeguata reintegrazione del calcio.

È fondamentale comprendere che la carenza di calcio non è una condizione isolata, ma spesso è legata ad altre patologie o ad abitudini alimentari scorrette. Fattori come una dieta povera di calcio, l’assorbimento intestinale compromesso (ad esempio in caso di malattie celiache o di altre patologie gastrointestinali), la ridotta produzione di vitamina D (essenziale per l’assorbimento del calcio), l’iperparatiroidismo o l’insufficienza renale cronica possono contribuire alla sua deficienza.

Pertanto, la comparsa di crampi muscolari ripetuti, associata a disturbi cognitivi o psichiatrici, anche lievi, dovrebbe indurre a consultare il medico. Solo una diagnosi accurata, che includa analisi del sangue per valutare i livelli di calcio e di altri parametri correlati, può escludere la carenza e indirizzare verso una terapia appropriata, che può includere integratori specifici e modifiche alla dieta, sempre sotto stretto controllo medico. Non bisogna sottovalutare il ruolo silenzioso ma fondamentale del calcio per la nostra salute globale: la sua carenza, se trascurata, può avere conseguenze ben più ampie di semplici fastidi muscolari.