In quale condizione non è consigliato effettuare le prove di deglutizone?

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Sconsigliate le prove di deglutizione in pazienti incoscienti, non vigili o con dispnea. In caso di paralisi unilaterale, inclinare e ruotare leggermente il capo verso il lato plegico durante la valutazione.

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Quando le prove di deglutizione sono controindicate

Le prove di deglutizione sono procedure diagnostiche utilizzate per valutare la capacità di un individuo di deglutire in modo sicuro ed efficace. Tuttavia, ci sono alcune condizioni in cui le prove di deglutizione sono controindicate, ovvero sconsigliate.

In particolare, le prove di deglutizione non dovrebbero essere eseguite in pazienti che presentano le seguenti condizioni:

  • Incoscienza: I pazienti incoscienti non hanno la capacità di collaborare attivamente durante la procedura e potrebbero non essere in grado di proteggere le proprie vie aeree, aumentando il rischio di aspirazione.
  • Non vigilanza: Pazienti non vigili o con alterazioni dello stato mentale potrebbero non essere in grado di seguire le istruzioni o di collaborare completamente, compromettendo l’accuratezza dei risultati della valutazione.
  • Dispnea: Pazienti con difficoltà respiratorie (dispnea) potrebbero non essere in grado di tenere le vie aeree aperte durante la deglutizione, aumentando il rischio di soffocamento.

Inoltre, in caso di paralisi unilaterale, è importante inclinare e ruotare leggermente il capo verso il lato plegico durante la valutazione per facilitare la deglutizione e prevenire l’accumulo di cibo sul lato debole.