Quanto deve essere la pressione minima in un adulto?

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La pressione bassa si classifica in base ai valori pressori:

  • Moderato: 60/40 - 50/33 mmHg
  • Severo: inferiore a 50/33 mmHg
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La Pressione Arteriosa Bassa: Quando la Normale Diventa Allarme

La pressione sanguigna, indicatore fondamentale della salute cardiovascolare, è spesso al centro dell’attenzione, ma mentre l’ipertensione (pressione alta) è ampiamente discussa, la sua controparte, l’ipotensione (pressione bassa), riceve meno considerazione. È importante comprendere che una pressione bassa non è sempre sinonimo di problema, ma esistono soglie al di sotto delle quali è necessario prestare attenzione e consultare un medico.

Determinare un valore minimo “universale” di pressione sanguigna è scorretto, poiché la normalità varia da individuo a individuo in base a fattori come età, sesso, stato di salute generale e attività fisica. Tuttavia, è possibile identificare range che indicano una condizione di ipotensione, distinguendo tra forme moderate e severe.

In generale, si considera una pressione sistolica (il valore più alto, corrispondente alla contrazione del cuore) inferiore a 90 mmHg e una pressione diastolica (il valore più basso, corrispondente al rilassamento del cuore) inferiore a 60 mmHg come indicativa di ipotensione. Tuttavia, questa è una semplificazione. È più utile ricorrere a una classificazione che tenga conto della gravità del disturbo:

  • Ipotensione moderata: In questo caso, i valori pressori si collocano tra 60/40 mmHg e 50/33 mmHg. Anche se non immediatamente pericolosa per la vita, una pressione in questo range può causare sintomi come capogiri, stanchezza, nausea, visione offuscata e svenimenti. Questi sintomi sono spesso più marcati in seguito a cambiamenti repentini di posizione (da sdraiati a in piedi, ad esempio). È fondamentale monitorare la situazione e consultare un medico per escludere cause sottostanti.

  • Ipotensione severa: Valori inferiori a 50/33 mmHg indicano una condizione più seria, che richiede un intervento medico immediato. Questa pressione bassa può compromettere l’apporto di sangue agli organi vitali, causando conseguenze potenzialmente gravi, come shock ipovolemico. In questi casi, è necessario un ricovero ospedaliero per stabilizzare la pressione e trattare la causa alla base.

È importante sottolineare che la semplice misurazione della pressione non basta per formulare una diagnosi. Un medico deve valutare la sintomatologia del paziente, la sua storia clinica e altri parametri per identificare la causa dell’ipotensione, che può variare da disidratazione e carenze nutrizionali a problemi cardiaci, endocrini o neurologici, fino all’utilizzo di alcuni farmaci.

In conclusione, mentre una pressione leggermente bassa può essere fisiologica e non richiedere trattamento, è fondamentale prestare attenzione ai sintomi e consultare un medico in caso di valori pressori persistentemente bassi o accompagnati da malessere. Solo una valutazione professionale permette di identificare la causa dell’ipotensione e di instaurare una terapia adeguata, se necessaria. L’autodiagnosi e l’automedicazione, in questo come in altri ambiti della salute, sono altamente sconsigliate.