Che differenza c'è tra alcool isopropilico e alcool denaturato?

Alcool Isopropilico vs. Alcool Denaturato: Un confronto tra due sostanze comuni

Spesso sentiamo parlare di “alcool” senza specificare di quale tipo si tratti, creando confusione. Oggi faremo chiarezza su due tipi di alcol spesso utilizzati in casa e nelle industrie: l’alcool isopropilico e l’alcool denaturato.

L’alcool denaturato è un tipo di alcol che si ottiene dall’etanolo, la stessa sostanza presente nelle bevande alcoliche. Per renderlo non bevibile, vengono aggiunti additivi che ne modificano il sapore e l’odore, rendendolo sgradevole al consumo. L’additivo più comune è il metanolo, altamente tossico. L’alcool denaturato è utilizzato principalmente per scopi industriali, come la produzione di vernici, disinfettanti e detergenti.

L’alcool isopropilico, invece, è un composto chimico diverso dall’etanolo. Non deriva da fermentazioni di cereali o frutti, ma viene prodotto per sintesi chimica. La sua formula chimica è CH3CH(OH)CH3, e si presenta come un liquido incolore con un odore pungente. La sua peculiarità sta nel fatto che è intrinsecamente tossico e non richiede denaturazione per renderlo non bevibile. L’alcool isopropilico è usato principalmente come disinfettante, per pulire superfici e strumenti, e anche come solvente per alcune sostanze.

Ecco una tabella riassuntiva delle principali differenze:

È fondamentale ricordare che entrambi i tipi di alcol sono pericolosi se ingeriti e possono causare gravi danni alla salute. Inoltre, l’inalazione dei vapori può essere irritante per le vie respiratorie. È quindi necessario maneggiare entrambi i prodotti con la massima cautela, utilizzando sempre guanti e maschera protettiva, e tenendoli fuori dalla portata dei bambini.

In conclusione, l’alcool isopropilico e l’alcool denaturato sono due prodotti molto differenti, nonostante il nome comune. È importante conoscerne le proprietà specifiche e le modalità d’uso per poterli utilizzare in sicurezza e in modo consapevole.