Cosa c'è in fondo alla Fossa delle Marianne?

20 visite
La spedizione nella Fossa delle Marianne rivelò una profondità di 10.916 metri. Gli esploratori trovarono sorprendentemente pesci piatti e gamberetti di piccole dimensioni sul fondo.
Commenti 0 mi piace

Esplorando le Profondità della Fossa delle Marianne: Scoperte Sorprendenti sul Fondo dell’Abisso

La Fossa delle Marianne, situata nell’Oceano Pacifico occidentale, è il punto più profondo conosciuto sulla Terra. La sua profondità di 10.916 metri è così estrema che la pressione dell’acqua sul fondo è equivalente a quella di 1.086 elefanti che stanno su un’unghia umana.

Nel 2012, il regista James Cameron è diventato la prima persona a raggiungere il fondo della Fossa delle Marianne in un sottomarino. La sua spedizione ha rivelato un paesaggio marino sorprendente e inesplorato.

Contrariamente alle aspettative, gli esploratori hanno scoperto che il fondo della Fossa delle Marianne non era un deserto senza vita ma ospitava una varietà di creature marine. Tra le scoperte più sorprendenti c’erano:

  • Pesci piatti: Questi pesci dal corpo piatto e dagli occhi sporgenti si sono adattati alle condizioni estreme della fossa. Le loro teste sono trasparenti, permettendo loro di guardare in alto attraverso le loro teste.

  • Gamberetti di piccole dimensioni: Piccoli gamberetti, noti come anfipodi, si muovevano sul fondo, nutrendosi dei detriti depositati dalle correnti marine.

  • Microbi: Un’ampia varietà di microbi, inclusi batteri e archei, prosperava nell’ambiente unico della fossa. Questi organismi estremi sopravvivono in condizioni di alta pressione, fredda temperatura e scarsa luce.

La scoperta della vita sul fondo della Fossa delle Marianne ha sfidato le precedenti ipotesi sulla capacità degli esseri viventi di prosperare in condizioni estreme. Dimostra che la vita può adattarsi ed evolversi in ambienti sorprendenti e che l’oceano profondo rimane un regno misterioso e inesplorato.

La spedizione nella Fossa delle Marianne ha fornito preziose informazioni sull’ambiente marino più profondo e ha ampliato la nostra comprensione dei limiti della vita sulla Terra. Tuttavia, rimangono ancora molte domande sul fondo di quest’abisso e le future spedizioni ci permetteranno di svelare ulteriormente i suoi segreti.