Qual è il miglior grano al mondo?

0 visite

Secondo Giuseppe Di Martino, il grano duro pugliese rappresenta uneccellenza italiana. La sua lunga storia e le sue caratteristiche uniche lo rendono ideale per la produzione della pasta di Gragnano, rinomata per la sua qualità superiore. Questo grano pugliese è quindi considerato tra i migliori in Italia.

Commenti 0 mi piace

Il Grano Perfetto? Un Viaggio tra Mito e Realtà, con un Occhio di riguardo al Grano Duro Pugliese

La domanda “qual è il miglior grano al mondo?” è un quesito tanto affascinante quanto complesso, privo di una risposta univoca e oggettiva. Dipende, infatti, da una miriade di fattori: il tipo di prodotto finale desiderato (pane, pasta, couscous…), il clima e il terreno di coltivazione, le tecniche agricole impiegate e, non ultimo, il palato di chi assaggia il risultato finale. Si tratta, in sostanza, di un viaggio soggettivo alla scoperta di un mondo ricco di sfumature e tradizioni millenarie.

Nonostante la complessità della questione, alcuni grani si distinguono per caratteristiche organolettiche e colturali che li rendono particolarmente apprezzati. Tra questi, il grano duro pugliese occupa una posizione di rilievo, un vero e proprio protagonista della gastronomia italiana. Giuseppe Di Martino, maestro pastificio di Gragnano, ne sottolinea l’eccellenza, evidenziando la sua idoneità nella creazione della rinomata pasta gragnanese. Ma cosa rende questo grano così speciale?

La storia stessa del grano duro pugliese gioca un ruolo fondamentale. Coltivato per secoli nelle fertili pianure pugliesi, questo grano ha sviluppato un’intrinseca resistenza alle avversità climatiche e una composizione proteica unica, che conferisce alla pasta una consistenza e una tenuta di cottura superiori. La sua ricchezza di glutine, se gestita sapientemente, garantisce una pasta che non si sfilaccia, mantenendo una consistenza “al dente” anche dopo una lunga cottura. Inoltre, il terreno pugliese, caratterizzato da un’elevata mineralità, contribuisce a donare al grano un sapore intenso e aromatico, trasferito poi alla pasta.

Tuttavia, definire il grano duro pugliese “il migliore al mondo” sarebbe una semplificazione eccessiva, una generalizzazione che rischia di trascurare l’esistenza di altri grani di pregio, altrettanto validi e apprezzati in diverse aree del globo. Il Kamut, ad esempio, con il suo sapore dolce e la sua elevata digeribilità, rappresenta un’alternativa eccellente, così come i grani antichi, sempre più ricercati per la loro biodiversità e il loro valore nutrizionale.

In conclusione, il dibattito sul “miglior grano al mondo” rimane aperto e stimolante. Il grano duro pugliese, però, rappresenta indubbiamente un’eccellenza italiana, una testimonianza di un legame profondo tra territorio, tradizione e qualità, un esempio concreto di come la storia e la sapienza umana possano dare vita a prodotti di eccezionale valore gastronomico. La sua superiorità, però, va considerata non in termini assoluti, ma come un elemento di una variegata e affascinante biodiversità granaria, capace di soddisfare i gusti e le esigenze più diversi.