Che carburante usano le navi MSC?

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Le navi MSC, come la pionieristica MSC Euribia, utilizzano una combinazione di gas naturale liquefatto (GNL) e gasolio marino a basso tenore di zolfo (MGO). Questa tecnologia ibrida, insieme ad altre innovazioni, ha permesso alla Euribia di completare la sua crociera inaugurale con un bilancio di emissioni di gas serra pari a zero.

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MSC Euribia e la rotta verso l’azzeramento delle emissioni: GNL e oltre

La flotta MSC Crociere sta navigando verso un futuro più sostenibile, e la MSC Euribia ne è la prova tangibile. Questa nave, pioniera nel suo genere, rappresenta un passo significativo verso la decarbonizzazione del settore crocieristico, grazie all’adozione di una strategia energetica ibrida e all’implementazione di tecnologie all’avanguardia.

Il cuore pulsante della propulsione dell’Euribia è alimentato principalmente da gas naturale liquefatto (GNL), un combustibile che, rispetto al tradizionale olio combustibile pesante, riduce significativamente le emissioni di ossidi di zolfo (SOx) praticamente a zero, gli ossidi di azoto (NOx) fino all’80% e le emissioni di gas serra (GHG) fino al 20%. Tuttavia, il GNL non è l’unica freccia all’arco dell’Euribia. La nave è infatti dotata di un sistema ibrido che integra anche l’utilizzo di gasolio marino a basso tenore di zolfo (MGO). Questa soluzione offre flessibilità operativa e garantisce la possibilità di navigare anche in aree dove l’approvvigionamento di GNL non è ancora disponibile.

L’obiettivo “emissioni zero” raggiunto dalla Euribia durante la sua crociera inaugurale non è frutto solamente del carburante utilizzato. Un sofisticato sistema di gestione energetica, l’ottimizzazione idrodinamica dello scafo, l’impiego di vernici antivegetative di ultima generazione e un sistema di recupero del calore disperso dai motori contribuiscono a minimizzare l’impatto ambientale della nave. Inoltre, MSC Crociere sta investendo nella ricerca e sviluppo di carburanti alternativi, come il bio-GNL e l’idrogeno verde, per raggiungere l’ambizioso traguardo delle emissioni nette zero entro il 2050.

È importante sottolineare che il raggiungimento del “net zero” durante la crociera inaugurale dell’Euribia è stato possibile anche grazie all’acquisto di crediti di carbonio certificati. Questo meccanismo, seppur controverso, permette di compensare le emissioni residue investendo in progetti di riduzione delle emissioni di gas serra in altre parti del mondo. Si tratta di una soluzione temporanea, in attesa che le tecnologie per la decarbonizzazione del settore marittimo raggiungano la piena maturità.

L’esperienza dell’Euribia dimostra che la transizione verso un trasporto marittimo più sostenibile è possibile. L’integrazione di carburanti a minor impatto ambientale, l’innovazione tecnologica e la compensazione delle emissioni residue rappresentano un percorso promettente verso un futuro in cui le crociere potranno convivere in armonia con l’ambiente. Resta fondamentale, tuttavia, un impegno costante nella ricerca e nello sviluppo di soluzioni sempre più efficaci per ridurre ulteriormente l’impronta ecologica del settore.