Conviene prelevare contanti in Thailandia?

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Prelevare con carte thailandesi in Thailandia è molto più conveniente che con carte estere. Le commissioni locali si aggirano tra i 10 e i 20 baht, mentre quelle per carte straniere sono notevolmente maggiori, rendendo vantaggioso, se possibile, utilizzare un conto thailandese.

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Thailandia: conviene prelevare contanti? Un’analisi costi-benefici.

La Thailandia, terra di sorrisi e templi maestosi, offre un’esperienza di viaggio indimenticabile. Ma prima di partire, una domanda cruciale per i turisti si pone: quale metodo è più conveniente per gestire le proprie finanze sul posto? Prelevare contanti con la propria carta estera o optare per un conto locale? La risposta, come spesso accade, non è univoca, ma dipende da diversi fattori.

È vero che prelevare contanti in Thailandia utilizzando una carta di debito o credito emessa da una banca thailandese si rivela significativamente più economico rispetto all’utilizzo di carte straniere. Le commissioni applicate dalle banche locali per i prelievi, generalmente comprese tra 10 e 20 baht (circa 0,25-0,50 euro), rappresentano un costo minimo, quasi trascurabile, per una transazione.

Al contrario, le commissioni addebitate per i prelievi effettuati con carte estere sono considerevolmente più alte. Oltre alla commissione applicata dal bancomat thailandese, si sommano le commissioni della propria banca estera (spesso percentuali sulla transazione o un importo fisso per ogni operazione) e il costo di conversione valuta, che può variare in base al tasso di cambio applicato dall’istituto di credito. La somma di queste commissioni può facilmente raddoppiare, o addirittura triplicare, il costo del prelievo rispetto all’utilizzo di una carta thailandese.

Quindi, aprire un conto corrente in Thailandia prima del viaggio potrebbe apparire la soluzione ideale. Tuttavia, questa opzione presenta dei contro: la burocrazia necessaria per l’apertura di un conto, la necessità di avere un indirizzo thailandese e, soprattutto, la limitata utilità della carta una volta rientrati in patria. Aprire un conto solo per un breve periodo di vacanza può rivelarsi quindi sproporzionato rispetto al beneficio economico ottenuto.

In conclusione, la scelta più conveniente dipende dalla durata del soggiorno e dalla frequenza dei prelievi. Per viaggi brevi, il costo aggiuntivo derivante dall’utilizzo di una carta estera, pur essendo maggiore, potrebbe essere accettabile. Per soggiorni più lunghi o per chi prevede numerosi prelievi, l’apertura di un conto locale, nonostante la maggiore complessità burocratica, potrebbe rappresentare una strategia economicamente vantaggiosa. È fondamentale, comunque, confrontare attentamente le commissioni applicate dalla propria banca prima della partenza e considerare l’eventuale utilizzo di carte prepagate internazionali con commissioni ridotte per prelievi all’estero. La pianificazione attenta delle proprie spese e una comparazione accurata delle opzioni disponibili consentono di ottimizzare la gestione del denaro durante il viaggio in Thailandia, concentrandosi così sulla vera essenza del viaggio: l’esperienza stessa.