Da quando iniziano a pagare i bambini in aereo?
I bambini sotto i due anni possono volare gratuitamente in braccio a un adulto, ma a partire dai due anni compiuti durante il viaggio, hanno diritto ad un posto a sedere e pagano una tariffa ridotta, detta Child.
Il Volo dei Piccoli: Quando inizia il conto alla rovescia per il biglietto aereo?
Viaggiare in famiglia è un’esperienza meravigliosa, ma la pianificazione, soprattutto con bambini al seguito, può trasformarsi in un vero e proprio rompicapo. Una delle prime domande che assillano i genitori è: “A partire da quando i miei figli dovranno pagare il biglietto aereo?”. La risposta, apparentemente semplice, nasconde alcune sfumature che è bene chiarire.
La regola generale, applicata dalla maggior parte delle compagnie aeree, stabilisce che i bambini sotto i due anni di età possono viaggiare gratuitamente, seduti in braccio ad un adulto. Questo significa che non occupano un posto a sedere e, di conseguenza, non necessitano di un biglietto a pagamento. Questa pratica, pur offrendo un considerevole risparmio economico alle famiglie, presenta alcune limitazioni importanti. Innanzitutto, la sicurezza: un bambino in braccio durante la fase di decollo e atterraggio, pur essendo consentito, rappresenta un fattore di rischio maggiore in caso di turbolenza. Inoltre, lo spazio limitato in braccio può rendere il viaggio meno confortevole sia per il bambino che per l’adulto.
Il cambiamento significativo arriva al compimento dei due anni. A partire da questo momento, il piccolo passeggero ha diritto (e, in molti casi, l’obbligo) di occupare un posto a sedere proprio, e quindi è necessario acquistare un biglietto apposito, generalmente a tariffa ridotta, spesso definita “Child” o “Tariffa Bambino”. Questa tariffa, pur essendo inferiore a quella adulta, non è mai completamente gratuita e varia a seconda della compagnia aerea, della destinazione, del periodo dell’anno e della classe di viaggio scelta.
È fondamentale verificare attentamente le condizioni di trasporto della compagnia aerea scelta prima della prenotazione. Le politiche possono infatti presentare delle leggere differenze: alcune compagnie potrebbero offrire una tariffa “Child” anche per bambini di età superiore ai due anni, ma sotto una certa età limite (es. 12 anni), mentre altre potrebbero avere delle limitazioni per quanto riguarda il bagaglio consentito o altri servizi a bordo. Inoltre, la data di nascita del bambino al momento del viaggio è il fattore determinante, non quella di prenotazione del volo. Un bambino che compie i due anni durante il volo dovrà quindi pagare la tariffa “Child”.
In conclusione, pianificare un viaggio aereo con bambini richiede un’attenta analisi delle politiche delle compagnie aeree. Prestare attenzione ai dettagli, confrontando le diverse offerte e verificando le condizioni specifiche, permetterà di evitare spiacevoli sorprese all’aeroporto e di godersi appieno l’avventura di volare in famiglia. Ricordate sempre di verificare le condizioni sul sito web della compagnia aerea scelta, oppure di contattare direttamente il servizio clienti per qualsiasi chiarimento.
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