Qual è il maschile di Ella?

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I pronomi egli ed ella, benché esistenti, sono raramente usati nella lingua italiana moderna. Ella è particolarmente desueto, trovando impiego quasi esclusivamente in contesti formali o burocratici. Il pronome egli, maschile singolare, condivide questa limitata frequenza duso.

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Oltre “Egli” ed “Ella”: la Ricerca di un Equilibrio nel Genere dei Pronomi in Italiano

La domanda “Qual è il maschile di Ella?” potrebbe sembrare semplice, e la risposta ovvia sarebbe “Egli”. Tuttavia, la questione solleva interrogativi più ampi sull’uso dei pronomi personali in italiano contemporaneo e sulla loro evoluzione.

Come sottolineato, sia “egli” che “ella” appartengono a un registro linguistico che potremmo definire desueto, quasi relegato ai documenti ufficiali o a contesti che richiedono un’estrema formalità. Sentire qualcuno utilizzare spontaneamente “ella” in una conversazione quotidiana suonerebbe, a dir poco, inusuale, se non addirittura affettato. “Egli” condivide questa sorte, trovando spazio soprattutto in scritti più che in contesti orali.

La rarefazione di questi pronomi pone un problema interessante: come sopperire alla loro mancanza? La risposta è duplice e dipende dal contesto.

1. L’uso di “Lui” e “Lei”: una Semplicità Efficace

La lingua italiana, pragmatica e in continua evoluzione, ha trovato una soluzione efficace nell’utilizzo di “lui” e “lei”. Sebbene “lui” e “lei” siano formalmente pronomi personali complementi (rispettivamente maschile e femminile), il loro uso come pronomi personali soggetti, in sostituzione di “egli” ed “ella”, è ormai ampiamente accettato e prevalente.

Questa soluzione è dettata dalla chiarezza e dalla naturalezza. “Lui è arrivato tardi” suona decisamente più fluido e comprensibile di “Egli è arrivato tardi” nella maggior parte delle situazioni. Analogamente, “Lei ha ragione” è preferibile a “Ella ha ragione”, a meno che non si voglia deliberatamente creare un effetto stilistico formale o ironico.

2. La Ricerca di Alternative Stilistiche:

In contesti letterari o creativi, dove la precisione e la sfumatura sono fondamentali, la semplice sostituzione con “lui” e “lei” potrebbe non essere sufficiente. In questi casi, si ricorre a diverse strategie:

  • Riformulazione della Frase: Spesso, il modo migliore per evitare l’uso di pronomi obsoleti è riformulare completamente la frase. Ad esempio, invece di scrivere “Egli amava passeggiare nel bosco”, si potrebbe optare per “Amava passeggiare nel bosco” (omettendo il pronome soggetto, possibile in italiano) oppure “L’uomo amava passeggiare nel bosco”.
  • Sostituzione con un Nome Proprio o un Sostantivo: Per mantenere chiarezza e fluidità, si può sostituire il pronome con il nome della persona a cui ci si riferisce, oppure con un sostantivo che ne definisca il ruolo (ad esempio, “il protagonista”).
  • Utilizzo di Espressioni Descrittive: In alcuni casi, si può ricorrere a espressioni più descrittive che evitino l’uso del pronome, concentrandosi sulle azioni o le caratteristiche del soggetto.

In definitiva, la “scomparsa” di “egli” ed “ella” dalla lingua parlata riflette un cambiamento più ampio nel modo in cui comunichiamo. La lingua si semplifica, si adatta alle esigenze di immediatezza e chiarezza, pur conservando la sua ricchezza e la sua capacità di esprimere sfumature complesse attraverso alternative creative e stilistiche. La risposta alla domanda iniziale, quindi, non è semplicemente “egli”, ma un invito a riflettere sulla dinamicità della lingua italiana e sulla sua costante evoluzione verso forme di espressione più naturali ed efficaci.